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lunedì 3 settembre 2012

Che ce frega di Cortina quando c'è la Marcialonga Run !

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Il paragone mi è venuto immediatamente. Tante sono le analogie tra la Cortina-Dobbiaco e la Marcialonga run: entrambe sono gare in ambiente montano, entrambe appartengono ad una distanza intermedia tra la mezza e la maratona, entrambe partono ed arrivano in due paesi rinomati, Cortina e Dobbiaco la prima, Moena e Cavalese la seconda.
Ebbene, dal confronto ne esce un risultato spietatamente a favore della Marcialonga. Moena e Cavalese stra battono Cortina e non hanno niente da invidiare a Dobbiaco, il panorama di gara è decisamente superiore e l'organizzazione in quanto a precisione e generosità è clamorosamente a vantaggio della Marcialonga.
Se ancora qualcuno mi dirà: "Ah che bella la Cortina-Dobbiaco!" gli risponderò: "Lo dici solo perchè non hai mai corso la Marcialonga!".
Ma perchè tanto entusiasmo ? Per un sacco di motivi.
Come scritto prima, l'ambiente. La val di Fiemme e la val di Fassa, valli lungo le quali si corre, sono un teatro meraviglioso immerso nel verde di prati e boschi e sovrastato da gruppi montuosi di primo livello. La ciclabile che funge da percorso si snoda in dolci curve in un ambiente talmente bello da sembrare irreale.
Il percorso poi è tanto infido da risultare geniale. I primi 22 km sono tutti in discesa ed inducono a tirare il ritmo tanto che in molti hanno fatto segnare il proprio personale al passaggio alla mezza maratona. Una volta superato il 22° km ecco però che la strada sale perfidamente. Gli ultimi 3 km e mezzo si inerpicano in salita fino a giungere a Cavalese. Le gambe, provate dal ritmo dei precedenti km vanno in crisi seguite a ruota dal fiato. Concludere la corsa diventerà una prova molto dura aggiungendo soddisfazione una volta giunti al traguardo. Un elemento tecnico questo che contribuisce a rendere la gara ancora più interessante, oltre che notevolmente più difficile.
Di Moena e di Cavalese ho già accennato così come dell'ottima organizzazione. Che la Cortina-Dobbiaco si tenga pure i suoi 4000 partenti, i 1400 della Marcialonga sono un numero molto più corretto per le capacità logistiche di questa corsa.

Detto questo, un po' di cronaca della mia corsa. Dopo le settimane ad alto kilometraggio non mi aspettavo di trovarmi al via in buone condizioni. E invece. Complice la bellezza della montagna ed il clima decisamente favorevole (appena un po' di pioggia alla partenza e poi una temperatura sempre piuttosto fresca) ne è uscita una prestazione davvero confortante. Va detto che l'assenza di sole nei lunghi tratti esposti è stata decisamente un vantaggio. Avesse fatto caldo penso si sarebbe patita un bel po' l'assenza di ombra lungo il percorso.
Ho chiuso i quasi 26 km della gara in 1 ora 41 minuti e 45 terminando in 76^ posizione assoluta. Al passaggio alla mezza avrei abbassato notevolmente il mio personale passando in 1h 21' e 11 ma i 200 metri di dislivello favorevole mi inducono a non tenere più di tanto conto di questo passaggio. Mi conforta molto di più il fatto che nell'ultimo tratto, quello in salita, ho fatto segnare il 46° tempo assoluto recuperando una quindicina di posizioni in neanche 5 km.
All'arrivo, a completare il bel week end ho avuto anche il piacere di incontrare il buon Franchino che ha concluso la sua fatica al 19° posto assoluto. Grandissimo, complimenti!
Per quel che riguarda me, in definitiva una prestazione che mi soddisfa anche per le buone sensazioni provate in corsa.
Ovviamente consiglio questa gara a tutti, per il prossimo anno mettetela in agenda. Ne vale proprio la pena.
 
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