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domenica 26 settembre 2010

Inception è l'ultima fatica del regista anglo americano Christopher Nolan. Il buon Nolan, appena quarantenne, ha già all'attivo vari film di grande spessore. E' salito all'onore delle cronache con il suo secondo lavoro, ossia Memento, e dopo il buon Insomnia ha sfoderato tre pellicole di grande livello. Vale a dire l'ottimo Batman Begins, lo straordinario The prestige e l'altrettanto straordinario Il cavaliere oscuro (opinioni personali ovviamente).
Lecito dunque avere grandissime aspettative per questa sua ultima pellicola, Inception, per l'appunto.
Solitamente, quando si hanno grandi aspettative relativamente ad un film, è facile rimanere delusi. Ebbene, io sono rimasto impressionato, pienamente soddisfatto e sono uscito dalla sala felice. Felice per aver visto un grandissimo film, sicuramente il migliore di questo 2010 e forse forse anche qualcosa di più.
A chi avesse una mezza idea di andarlo a vedere posso dire che la trama è molto contorta, a volte è anche un po' incasinata ma, riconsiderando il tutto devo dire che Nolan è stato magistrale nel rendere comprensibile un meccanismo piuttosto complesso.
Non sto a narrarvi la trama (per chi volesse farsi un'idea rimando alla pagina di wikipedia). E per maggior completezza vi indico anche due recensioni. Una positiva ed una meno positiva, per par condicio.
Per quel che mi riguarda posso dire che il film merita davvero ed ha un finale bellissimo (a patto che amiate i finali aperti), uno di quei finali che ti lasciano il giusto sapore e ti fanno uscire dalla sala soddisfatto. In questo caso chiedendosi: "ma sogno o son desto?".
A proposito di finali, mi sono messo a pensare a quali film abbiano le migliori scene conclusive e in quali casi sia uscito dal cinema così soddisfatto per la chiusura della pellicola. Mi è tornato in mente il finale de I soliti sospetti, oppure quello de Le conseguenze dell'amore (film italiano meraviglioso). Infine, altro finale stratosferico che a rivederlo ancora oggi mi da i brividi, è tutta la sequenza conclusiva di The new world (di Terrence Malick). Anche se occorre aver visto il film per inquadrarla per bene.
Tra questi, e altri che al momento non mi vengono in mente, ci metto tranquillamente il finale di Inception. Badate bene, il film non è bello solo per il finale. Certo che una bella conclusione contribuisce a rendere un film già di per se splendido ancora più bello. E questo è sicuramente il caso di Inception.

P.S. già che ci sono, se volete elencare i film col finale più bello che ricordiate ne potrebbe uscire qualche buon consiglio per gli amanti del buon cinema.

sabato 25 settembre 2010

NON mi sono rimesso a correre come un forsennato limitandomi a correre al massimo 4 volte la settimana. NON ho sostenuto allenamenti superiori ai 18 km o comunque all'ora e mezza di tempo. NON ho svolto sedute in giorni ravvicinati senza concedere al mio fisico il giusto recupero.
Eppure....mi sono fatto male ad un ginocchio.
Già Domanica a Dolo avevo avvertito un piccolo fastidio alla parte esterna del ginocchio destro sul finire della corsa. Il dolore era talmente lieve che praticamente non c'ho fatto caso. Mi è ritornato alla mente Martedi quando, durante la corsa di allenamento, passati i primi 8 km il ginocchio ha cominciato a fare i capricci. Il dubbio è che si tratti della sindrome della bandelletta tibiale anche se mi duole un po' più in basso rispetto alle illustrazioni che ho trovato in merito (si parla infatti di sfregamento tra bandelletta e femore mentre a me duole sotto al ginocchio quindi in corrispondenza della tibia, non del femore) ed i sintomi non corrispondono in toto. Ad ogni modo, Martedi, una volta avvertito il dolore, ho accorciato l'allenamento riducendo a 10 km totali la seduta. Verso la fine il dolore s'era acutizzato e, in un momento, ho sentito anche una vera e propria fitta passata la quale sembrava quasi si fosse sistemato tutto.
Mercoledi e Giovedi ho riposato e poi ieri sono uscito a correre nuovamente. All'inizio tutto bene ma dopo 5-6 km ecco che il fastidio torna a farsi sentire. La corsa ne risente perchè ho paura ad appoggiare con troppa decisione sulla gamba destra e corro sbilanciato. Ho interrotto l'allenamento tornando al passo. Una volta a casa ghiaccio per tutto il resto della giornata.
Nel pomeriggio sarei tentato di fare una sgambatina di prova ma forse è meglio continuare con riposo e ghiaccio. Il fatto è che domani ci sarebbe una bella non competitiva tra i boschi del montello, ma non posso rischiare di prendervi parte per poi ritirarmi. Attualmente sono orientato al riposo per oggi e poi domani provo sulle strade di casa così, in caso di problemi, posso ritirarmi come e quando voglio.
Si accettano suggerimenti.

domenica 19 settembre 2010

Non so a voi, ma a me non era mai capitato di vedere una manifestazione podistica, per quanto non competitiva, dove tutti i partecipanti partivano imboccando il percorso in senso contrario. Questo quanto successo questa mattina a Dolo, in provincia di Venezia. Era infatti in programma la Marcia per la salute con percorsi vari (6-15-28 km). C'era pure lo speaker che incitava i partecipanti annunciando che, alle 8.30, al suono della campana sarebbe partita la corsa. Già, peccato che non sapeva nemmeno lui la direzione corretta del percorso. Alle 8.30 una fiumana di persone s'è incamminata (vista la ressa all'inizio difficile correre) contromano fino a che qualcuno non ha ben pensato di bloccare il tutto. Stop improvviso, la gente che si guarda senza capire, dietrofront e via di nuovo, questa volta nel senso corretto. Si noti che i partecipanti erano quasi 1000, mica pizza e fichi.
Passato l'intoppo della partenza si comincia sul serio. Il primo tratto è come al solito intasatissimo, dovrei decidermi una buona volta a portarmi un po' più avanti al momento della partenza. Supero, zigzaggo e sfrutto ogni centimetro di strada pur di avanzare di qualche posizione e trovare lo spazio per impostare un ritmo decente. Impiego circa un km prima di trovarmi in una situazione accettabile quand'ecco che davanti a me la corsa è ferma. Che succede ora ? Niente di che questa volta, una semplice strettoia dovuta ad una curva a gomito. Mi fermo come tutti gli altri, faccio la curva passando sopra alla passerella di legno che valicava un fosso e...mi ritrovo nell'erba bagnata. Il percorso passa dall'asfalto al bordo di un campo. Oggi c'era il sole ma in questi giorni aveva piovuto per bene, erba, pozzanghere e fango...e di nuovo intasamento dato che la strada ora s'è notevolmente ristretta.
Inizialmente corro un po' "sulle uova", cercando di non bagnarmi i piedini. Zompetto nell'erba scavalcando le pozzanghere ed evitando il fango. Dopo un poco mi stanco, penso che per fortuna non ho battezzato oggi le scarpe nuove, e quindi via ogni remora, si va all'arrembaggio. In trenta secondi ho i girini nelle scarpe e le caviglie belle infangate ma ho superato un sacco di gente e, cosa non trascurabile, mi sono divertito un mondo. Anche perchè ho corso ad un ritmo molto sostenuto (4' 23 dice il Garmin).
Il tratto di sterrato termina e ci si ritrova nuovamente sull'asfalto. Sto procedendo un po' alla cazzo ma, comunque, troppo veloce e comincio a sentire la fatica. All'ottavo km mi fermo per una bella sosta al ristoro. Riparto dopo una pausa di una trentina di secondi e provo ad impostare un ritmo un pelo più regolare. Mi sistemo sui 4' 45/km con tendenza ad aumentare. Sento che il motore è su di giri e non vorrei scoppiare tutto d'un tratto, cerco perciò di mantenere un po' di margine.
A 3 km dalla fine si presenta un altro tratto su erba e fango e allora via, altra sgasata. Un bel km, più asciutto del precedente tratto, ma comunque divertente. Mi sa che quest'inverno devo provare qualche cross. Si ritorna poi su asfalto e porto a termine gli ultimi 2 km aumentando ancora il ritmo.
Finisco stanco ma soddisfatto terminando i 15 km ad una media di 4' 43.
Mi è spiaciuto non essere riuscito a trovare Gigio nonostante l'abbia a lungo cercato in partenza. Sarà per la prossima.

Capitolo Scarpe: Ieri ho acquistato le nuove Adidas Supernova Glide 2, venendo dalla versione precedente dello stesso modello, ed avendo letto un paio di recensioni entusiastiche qui e qui. Sono andato a botta sicura. Ancora le devo provare, aspettavo di poter dare un degno saluto alle vecchie Glide e credo che con il fango di oggi si siano meritate la pensione. Dai prossimi allenamenti sotto con le gomme nuove.

martedì 14 settembre 2010

Domenica, ad un anno di distanza, ho preso parte alla maratonina della speranza in quel di San Fior, amena località non troppo lontana da Conegliano.
Come l'anno scorso alla partenza ho incontrato Alberto e mi sono portato a casa una caciotta di formaggio come premio partecipazione.
Oltre al già citato Alberto ho ritrovato pure Pasteo e la sua ghenga con i quali avevo previsto di correre i 21km del percorso ad un tranquillo ritmo prossimo ai 5'/km.
Dopo qualche metro di riscaldamento in compagnia dei tre dell'ave Maria (Pasteo, Fox e Gigi Transenna) arriva lo start e via, si parte lungo le strade di questa non competitiva il cui percorso si snoda tra splendide quanto insidiose colline. Dopo i primi km, relativamente tranquilli per l'intasamento generale, mi rendo conto che il ritmo tenuto dai tre dell'ave Maria è troppo elevato per le mie gambe non ancora rodate. Faccio un po' di tira e molla staccandomi e riagganciandomi al trio fino a che, intorno al km 5, una salita assassina mi distanzia definitivamente dai miei compagni di avventura. In discesa recupero parzialmente ritornando a distanza visiva dai tre. In quel momento mi imbatto però nel bivio che separa i due percorsi. Da una parte i 21, dall'altra i 12 km.
Rifletto sul da farsi. La condizione è quella che è, mi piacerebbe allungare ma ho tirato e faticato molto già nei primi km, oltretutto in un percorso con salite che sono le prime che affronto da quando ho ripreso a correre...meglio i 12 va.
Svolto dunque a sinistra e proseguo sul percorso dei 12 km. Devo dire che la scelta è stata azzeccata poichè il tracciato prevedeva ulteriori salite ed ho faticato a giungere fino all'arrivo. Anzi, a due km dalla fine, dopo una salita breve ma molto ripida, mi sono fermato al ristoro posto in cima all'asperità e di fronte alla chiesa. Ho fatto una sosta bella e buona fermandomi a chiacchierare con le signore del ristoro e provando le loro marmellate fatte in casa. Ve le raccomando.
Rifocillato dal ristoro ho quindi concluso la mia fatica riuscendo pure ad accelerare nel finale (forse per merito della marmellata).
In conclusione ho patito molto le salite e pensavo di stare un filino meglio ma non ne faccio un dramma. So che questo allenamento mi è sicuramente servito. Le salite l'anno scorso mi hanno fatto un gran bene (anche un gran male in realtà ma questo è un altro discorso) e cercherò di metterne in cascina delle altre appena ne avrò occasione.
Non a caso domenica penso che andrò a correre a Dolo (VE) dove, si e no, l'unica salita da affrontare sarà un cavalcavia !

sabato 11 settembre 2010

Pian piano la costanza con cui ho ripreso ad allenarmi sta cominciando a dare i suoi frutti.
Questa mattina, dopo due giorni di riposo, ho svolto l'allenamento di 12 km portando la media al di sotto dei 4'50/km. La cosa positiva è che non mi sono messo a tirare o ad impegnarmi per tenere tale ritmo ma è uscito naturalmente, senza cercarlo. Non vuol dire che non ho fatto fatica, anzi, in realtà è stata piuttosto dura ma l'aspetto positivo sta nel fatto che le mie gambe stanno ritrovando il passo cui erano abituate ai bei tempi. O, almeno, così sembra dopo l'allenamento odierno.
Domani vado a S. Fior dove, vista la buona seduta di oggi, potrò pensare di correre un buon lungo assieme a Pasteo e alla sua ghenga (la ghenga della Z).

Della serie: "Gianni, l'ottimismo volaaa!". Speriamo bene va.

mercoledì 8 settembre 2010

Le 5,30 del mattino, comincio ad abituarmi a questo orario per andare a correre....se, come no!
Anche stamattina dubbio amletico, vado o non vado ?
Vince il vado, ma di strettissima misura, tipo 2 a 1 nei minuti di recupero. Fino all'ultimo ho tentennato incerto se assecondare le lusinghe del lettone o le mie ritrovate velleità agonistiche. Per fortuna la temperatura è ancora gestibile anche se, a quell'ora del mattino, comincia già a fare un bel fresco.
La seduta del giorno prevedeva ancora un po' di Corsa Lenta. Prima di partire ho anche pensato ai suggerimenti degli amici blogger e ad impostare una progressione ma, una volta per strada, ho realizzato che sarebbe stato già un buon risultato tornare a casa sano e salvo tanto era il buio e tanta la mia rincoglionitaggine dovuta all'alzataccia (a tal proposito mi sono preso un piccolo lampeggiante con fascia, applicabile un po' ovunque). Niente progressione dunque, corsetta a sensazione.
Passati i primi km e destatomi del tutto ho ritrovato anche un po' di piacere della corsa anche se la fatica, via via che correvo, si faceva sentire.
Incredibile come in breve tempo la notte si sia allungata, all'ottavo km ancora ero al buio tanto che non ho visto una ragnatela (credo) e le bestiacce che la popolavano.
Passando vicino ad un ramo, infatti, ho sentito i fili di una ragnatela su viso e capelli. Poco dopo il ronzio di un insetto vicino al mio orecchio evidentemente intrappolato tra i capelli (l'insetto intendo). Con una mano ho cercato di levarlo pensando fosse una mosca o qualcosa del genere. Passo la mano tra i capelli, a mo' di rastrello, e ne tiro fuori un qualche insetto che non esito a scaraventare a terra. Tutto a posto – penso – senonché, un secondo più tardi ZAC !!! una bella puntura sulla testa, una di quelle che fanno male. Inizialmente il dolore è, non dico forte, però veramente molto fastidioso. Mi contorco grattandomi e cercando di rimuovere dalla mia crapa la bestiaccia pungente (si noti bene, solo dopo aver dato lo stop al Garmin!). Dopo un trenta secondi di battaglia con quella cosa che ho sulla testa che, per quanto ne so, potrebbe essere pure una tigre dai denti a sciabola, esco vincitore ma porto su di me i segni della lotta con un bel bernoccolo ad un lato della testa, fortunatamente nascosto dai capelli.
Ancora un po' infastidito ed un minimo dolorante, completo i due km rimanenti fino a casa dove, magie della corsa, il bernoccolo si sgonfia in cinque minuti e se ne va definitivamente anche il dolore.

Vabbè, insomma, in sostanza col delirio qui sopra volevo raccontarvi che sono uscito al mattino presto, che c'avevo poca voglia ma ho fatto comunque 10 km e che verso la fine una bestia non meglio definita mi ha punto sulla testa. Ciononostante sono ancora vivo e, apparentemente, in salute. Ora vado a dormire che comincio a sragionare.

E che c'entra Nanni Moretti ? Nanni Moretti c'entra sempre !



lunedì 6 settembre 2010

Racconto in breve la settimana di allenamento appena trascorso. Sono piuttosto soddisfatto per il lavoro svolto perchè questa rappresenta la prima settimana seria di allenamento da quasi un anno a questa parte. Particolarmente soddisfacente è stato l'allenamento domenicale quando ho preso parte ad una non competitiva la cui partenza e arrivo distava 3 km dacasa mia. Ho pertanto corso i 12 km della non competitiva aggiungendo 3 km andando e tornando dalla gara.

Nel dettaglio questi gli allenamenti:

Lunedi: Corsa Lenta - 10 km - 5' 06 - 160  bpm
Martedi: Riposo
Mercoledi: Corsa Lenta - 12 km - 5' 07 - 162 bpm
Giovedi: Riposo
Venerdi: Riposo
Sabato: Corsa Lenta - 11 km - 4' 56 - 167 bpm
Domenica: 3 km Riscaldamento + Corsa Lenta - 15 km - 4' 56 - 167 bpm

Totale Settimanale: 51 km

Come inizio non c'è male, ora non mi resta che continuare a lavorare così. Per la prossima settimana prevedo ancora sedute di Corsa Lenta, magari con qualche allungo nel finale. Tenterei piuttosto di togliere un giorno di riposo e di passare a 5 le sedute settimanali.
 
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