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lunedì 30 agosto 2010

Correre all'alba

7 commenti:
 
5:30 suona la sveglia impostata sul cellulare. Guardo il telefono con rassegnazione, spengo la sveglia, accendo il telefono e disattivo pure la seconda sveglia, quella impostata alle 5:33 per sicurezza. Ho le idee chiare fin da subito. Fanculo l'allenamento, me ne sto a dormire, si sta così bene a letto. Un secondo più tardi un SMS arriva al mio telefono, è quello inviatomi da un amico nel cuore della notte, lo leggo, niente di rilevante. Eppure qualcosa scatta. Il cervello si desta del tutto, sento lo stimolo ad andare al bagno. Mi alzo ed il gioco è fatto. Una volta in piedi diventa molto più facile decidere di uscire ad allenarsi.
In cinque minuti metto fuori il Garmin a prendere il satellite, mi vesto, bevo un bicchiere d'acqua e sono pronto a partire. Alle 5:40 sono per strada, incredibile la temperatura, in maglietta avevo freddo. Questione di un km e il freddo sarebbe sparito.
Il panorama che mi si prospetta è bellissimo. Il paese è completamente addormentato. Percorro i primi km nella semi oscurità, tanto che devo utilizzare la luce del Garmin per poter leggerne i dati. Dopo una svolta a sinistra mi dirigo verso ovest e comincia a manifestarsi lo spettacolo dell'alba. Una schiera di nuvole basse delimita il giorno nascente dalla sua eterna rivale. Il giallo più intenso sulla linea dell'orizzonte si fa sempre più pallido fino alla linea delle nuvole, sopra a queste il cielo è di un azzurro tenue che si fa sempre più scuro man mano che si volge lo sguardo ad est fino a incontrare nuovamente l'oscurità della notte. La luna sovrasta tutto, splendida e splendente.
Correre in un atmosfera del genere ripaga dell'alzataccia e riconcilia con la natura. Consiglio a tutti di provare l'esperienza almeno una volta.
In una tale beatitudine l'allenamento procede molto bene. Ho imparato la lezione dall'ultima seduta e parto con molta cautela. Il fisico reagisce bene ed i km, pur a ritmi molto blandi, scorrono via senza grossi sforzi. Proseguo sul percorso e la luce del giorno conquista sempre più spazio, dopo 7 km ormai non c'è più segno della notte. Incrocio le prime macchine ma non saranno più di 5 in un'ora buona di uscita. Incredibilmente ho visto più Anitre o più Gallinelle d'acqua che auto.
Verso la fine del percorso metto un po' alla prova il mio fisico e provo ad accelerare, l'esperimento funziona, riesco ad aumentare l'andatura finendo gli ultimi 3 km in leggera progressione.
Domani si replica e poi si parte con la giornata di lavoro. Questo è quanto ho in programma di fare, è una nuova sfida, sarà dura ma ci voglio provare. E ci voglio anche riuscire.

7 commenti:

  1. correre la mattina è molto bello. però quanto è dura. difficile convincersi ad abbandonare il letto.

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  2. Sei ripartito furiosissimo...bello correre al mattino!!!

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  3. @nino: eggià, quella è la parte più dura. Una volta fuori per strada diventa tutto più facile.

    @Alvin: ne approfitto finchè sono in ferie. Da domani dovrò dosare la furia.

    @Pasteo: In questo mi sei di ispirazione.

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  4. Ho corso anch'io domenica prestissimo, e devo ammettere, che lo spettacolo dell'alba alle prime luci del mattino, il silenzio, i colori, i profumi ... c'è tutta un'atmosfera magica, incantata, che ripaga ogni sforzo per la levataccia. Ciao.
    Fausto/Norge

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  5. Continuo a pensare che "noi corridori dell'alba" più che dei pazzi siamo dei privilegiati! ;)

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  6. Bello davvero correre all'alba...d'estate soprattutto. ma anche d'inverno ha il suo "perchè"!

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Scrivete un po' quel che vi pare, per il momento non modero perchè non c'ho voglia.
Solo una cosa, una firma è sempre gradita.

 
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