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domenica 26 febbraio 2012

Nell'ultimo aggiornamento del blog avevo scritto che i miei infortuni sembravano risolti. Necessitavo solamente di un test per verificare che tutto fosse a posto. Ho effettuato il test Venerdi mattina, 12 km a ritmo tranquillo per verificare che ginocchio destro e caviglia sinistra non mi dessero alcun fastidio.
Alla fine dei 12 km il responso è che sia il ginocchio che la caviglia mi fanno ancora male. Per fortuna l'entità del dolore si è ridotta a fastidio e, con le dovute cautele, credo riuscirò a prendere parte alla maratona di domenica prossima.
Dopo il test di Venerdi ho corso anche Sabato con un 10 km corsi a buona intensità (4'23) e con discreta fatica. La cosa interessante è che ero a Treviso per cui ho potuto percorrere un paio di km del percorso della maratona.
Successivamente all'allenamento di ieri oggi avevo in programma un test molto importante. L'intenzione era quella di simulare le condizioni della gara di domenica, quindi abbigliamento, scarpe, orario di partenza e ritmo simili a quelli della maratona, percorrendo un totale di 20/22 km. Alla fine le cose non sono andate esattamente come speravo ma sono comunque soddisfatto.
L'idea, infatti, era quella di correre 22 km a 4'30 finendo poi forte. A scombinare i piani ci sono stati però alcuni fattori. Per prima cosa l'alimentazione di ieri che è stata composta da una bella colazione, un pranzo molto abbondante mentre la cena è consistita in una birra (forse un po' troppo poco). Non a caso, stamattina prima di andare a correre ho bevuto un po' di Tè col miele e qualche biscotto ma mi sono dovuto frenare, avessi ascoltato la mia fame avrei esaurito la dispensa. Alla partenza avevo dunque poca benzina in corpo.
Oltre a ciò oggi si è presentato un bel sole ed un insolito caldo. E' stato bello dopo il riscaldamento (2km) togliersi la maglietta tecnica attillata, che uso normalmente sotto alla canotta, e andare a correre solamente con un unica maglia, oltre ai pantaloncini corti. Questa libertà mi ha trasmesso subito una sensazione di leggerezza che, unita alle buone condizioni delle gambe, mi ha portato ad impostare dei ritmi subito molto più veloci del previsto: 4'11, 4'15, 4'18, 4'21 e 4'10 i primi 5 km. Conoscendo molto bene il percorso so che il primo tratto è più facile, la pendenza della strada è a favore tanto che si perdono 50 metri di altitudine nei primi 9 km, il problema è che poi si torna indietro e quei 50 metri devono essere recuperati. I secondi 9 km pertanto sono tutti in salita ed in effetti i ritmi si sono alzati in questo tratto pur non superando mai i 4'28.
La corsa è proseguita piuttosto bene per i primi 10/12 km, dal 14° km ho cominciato a sentirmi molto stanco, a soffrire parecchio e a vedere i 22 km previsti come un miraggio. Ho stretto i denti e tenuto duro fino ad arrivare al 17° km quando mi si è presentato davanti un tratto di un km caratterizzato da una costante salita su strada drittissima. Li ho capito che la benzina stava proprio per finire. Ho cominciato a sentirmi esausto, debole. In altre parole non ne avevo più. Analizzati i segnali ho capito che era meglio fermarsi, ho pertanto tirato l'ultimo km constatando come le gambe fossero ancora piuttosto fresche (4'14 l'ultimo tratto in salita) e mi sono quindi fermato terminando l'ultimo tratto fino a casa camminando.


Una volta a casa ho azzannato qualsiasi cosa mi passava a tiro. E' insolito dopo una corsa avere così tanta fame, normalmente l'appetito mi viene come minimo 30 minuti dopo la fine dell'allenamento. Un altro segnale di come avessi affrontato la corsa probabilmente troppo scarico di zuccheri.
Senza cercare troppi alibi credo che questa cosa, unita al caldo di oggi ed al ritmo medio tenuto nei 18 km corsi (4'21) siano tutti elementi che mi abbiano fatto faticare più del previsto e a non portare a termine il chilometraggio sperato.
Mi preoccupa un po' il fatto che nei lunghi di preparazione non sia mai riuscito a correre quanto preventivato. In tutte le occasioni mi sono fermato prima, troppo stanco mentalmente per correre i km prefissati.
Mi affido al fatto che la motivazione delle gare aiuta a superare queste crisi.
Ad ogni modo, bene o male, la preparazione è stata fatta ed i km sulle gambe ci sono tutti. Domenica mi presento alla maratona con l'intendo di chiudere sotto le 3h e 10. E' un po' un azzardo viste le ultime settimane di allenamento ma mi rode troppo buttare al vento tutte le uscite fatte alle 6 di mattina col buio ed il gelo. Per cui io ci provo.
Di certo mi presento al via meno sicuro di altra volte. Incerto sullo stato di forma generale e sulle precarie condizioni di ginocchio e caviglia.
Comunque le difese per il momento paiono reggere, vedremo se anche domenica, come diceva Gandalf nel film, reggeranno!

giovedì 23 febbraio 2012

Siamo a giovedi sera e dopo il forfait alla mezza di Verona non ho più corso. Dopo settimane nelle quali collezionavo 80 km, mi ritrovo ad averne corsi solo 30 nelle ultime due. Tutto questo dovrebbe finire domani.
In questa settimana ho riposato ed ho curato il malanno alla caviglia, domani mattina ho appuntamento con la sveglia per tornare a calzare le scarpe da corsa e rimettermi in strada.
Spero sia tutto sistemato, significherebbe riuscire ad arrivare a Treviso in condizioni accettabili. Magari non esattamente al massimo della condizione ma, teoricamente, nemmeno troppo lontano.
Domani farò un test, se caviglia e ginocchio risponderanno bene pianificherò quattro allenamenti per richiamare la condizione. Questo fino a Mercoledi. Poi Giovedi e venerdi corsette leggere o riposo per sciogliere i muscoli.
Sono ottimista, speriamo in bene.

domenica 19 febbraio 2012

Dopo essermi lambiccato il cervello per un paio di giorni per capire se avrei dovuto correre o meno la mezza di Verona ecco che ho fatto la scelta più insulsa che si potesse fare. Ho preso parte alla gara e mi sono ritirato dopo 4 km.
In realtà sono partito già ritirato, dopo il riscaldamento mi è parso evidente infatti che il dolore alla caviglia non era affatto passato e non mi avrebbe permesso di portare a termine la mezza maratona. Ho corso quei pochi km solo per evitare di dover attendere il bus che mi avrebbe portato fino al centro di Verona e anche, non lo nego, per provare a vedere se il dolore poteva passare dopo essermi scaldato per bene.
Man mano che passavano i km invece il morso che mi attanagliava la caviglia si faceva sempre più doloroso. Inevitabile la scelta di abbandonare la gara anche per non far di peggio.
Fortuna che il percorso passava già al 5° km nei pressi del centro, ho potuto così cambiarmi con tutta calma ed attendere i primi ad arrivare. Ho fatto loro delle foto che sul telefonino parevano bellissime....una volta scaricate sono una discreta schifezza.
Metto quella di Pertile (arrivato 3° assoluto):


E poi  quelle dei miei compagni di squadra Mao Ammirata, Adriano e Oberdan. Hanno tutti ben figurato rispettando i tempi che si erano prefissato. Lo stesso hanno fatto Massive Attack, Alberto G. e il Bress il quale ne avrà da raccontare direttamente sul suo blog.





Per quel che riguarda me ora c'è da fermarsi e intervenire sui malanni. Treviso è tra sole due settimane. Nulla è compromesso ma di certo questo infortunio non ci voleva. Domani si torna dal fisioterapista, questa settimana probabilmente terminerà con 0 km mentre in quella appena conclusa ne ho corsi appena 30.
Va bene scaricare ma questo basso kilometraggio temo influirà sul risultato di Treviso. Ammesso, senza peccare di eccessivo pessimismo, che riesca pure a prendervi parte. Sarebbe la quarta volta che mi iscrivo alla maratona di casa senza riuscire mai a correrla. Magari è un record.

sabato 18 febbraio 2012

Corro!
Almeno credo, domani faccio un po' di riscaldamento e vedo come vanno le cose. Ebbene, non ho aggiornato il blog negli ultimi giorni ma mi sono ritrovato ai box a causa del malanno al ginocchio che non se ne vuole andare. Pareva che un po' di riposo e le scarpe nuove avessero risolto, e invece! Dopo gli allenamenti di settimana scorsa (con il lungo di Sabato e i 18 km del giorno successivo) mi sono dovuto fermare per curare l'articolazione dolorante.
Mi sono recato da Claudio, il mitico fisioterapista della Fulminea, che mi ha sottoposto a massaggi e terapia. Sono rimasto fermo Lunedi, Martedi e Mercoledi. Giovedi ho fatto un'uscita di prova di 12 km dove il ginocchio ha retto bene ma è comparso un dolorino sotto al polpaccio (tra polpaccio e caviglia). In serata altra terapia al ginocchio e Venerdi 14 km. Di nuovo bene il ginocchio (anche se sento che non è al 100%) mentre il dolore sotto al polpaccio si è acuito notevolmente. Al termine della seduta zoppicavo vistosamente. Ciò mi ha fatto pensare che la coperta sia corta, mi copro la pancia e si scoprono i piedi.
Volo quindi da Claudio, il suo sguardo pare dire "Benedetto ragazzo, magari pianificare un viaggio a Lourdes?". Dopo una prima occhiata si mette a lavorare sulla caviglia per poi passare a massacrarmi il polpaccio. Siete mai stati manipolati da un fisioterapista ? Bene, è un'esperienza che non si dimentica.
Evidentemente la corsa col ginocchio dolorante ha creato degli squilibri portando a contrarre i muscoli tra polpaccio e caviglia e questa è l'origine del dolore. Dopo 40 minuti di tortura esco dallo studio di Claudio bastonato ma speranzoso.
Questa mattina le condizioni non erano ancora ottimali ma pare siano sufficienti a correre la mezza di domani.
Il riscaldamento di domani mi darà qualche risposta in più anche se credo non ci siano dubbi.
Corro!

domenica 12 febbraio 2012

Siamo a tre settimane dalla maratona di Treviso e con il weekend di allenamenti appena concluso ho fatto un sicuro passo avanti verso la maratona della marca. Questo non significa che il 4 Marzo il risultato arriverà di sicuro ma scrivo con la coscienza a posto, conscio di aver fatto quanto mi ero prefissato alla vigilia di questo fine settimana.
Sabato avevo in programma un bel lungo (l'ultimo in vista della maratona e per questo decisamente importante). L'idea era di correre 35 km con un ritmo tra i 4'40 e i 4'50.
Alla fine ne ho portati a casa 32 ma con una media inferiore: 4'34 al km. C'è da dire che al km 30 mi sono fermato per recuperare e fare un po' di stretching (ero effettivamente molto affaticato) e lo stesso ho fatto al km 31. Nel complesso però si tratta di un allenamento davvero notevole perchè corso a buoni ritmi (spesso sotto ai 4'30) e completamente in solitaria su un percorso non esattamente piatto.


Archiviato il lungo, oggi avevo in programma un 15 km a ritmo tranquillo. Ho pensato però che avrei potuto incrementare i km previsti fino a 18 in modo da correre 50 km nei due giorni di allenamento. Detto e fatto, ho lanciato l'idea ai miei compagni di squadra ed il prode Massive Attack (Giovanni) ha raccolto la sfida inserendo il mio percorso nel suo lungo di 28 km.
Prima di partire mi sentivo piuttosto tranquillo, gambe a posto e una discreta voglia di correre. Non appena assaggiata la strada mi sono ritrovato a vivere una situazione completamente diversa. Stanchezza e gambe pesanti, dolore al ginocchio (aridaje) e sensazioni in generale negative. Ho deciso di stringere i denti e di proseguire con l'allenamento sperando la situazione sarebbe migliorata. Per alcuni km è stato effettivamente così ma sul finire della seduta la stanchezza, soprattutto mentale, ha preso il sopravvento nonostante si procedesse a ritmi molto più cauti rispetto alle ultime sedute. Nonostante la fatica sono riuscito comunque a stringere i denti e a non mollare e, una volta giunto a 2 km dalla fine, ho anche aumentato il ritmo finendo piuttosto bene oltre che enormemente soddisfatto.


Si chiude con questi due allenamenti la settimana (80 km totali). Ormai manca davvero poco alla maratona di Treviso. Domenica correrò la mezza di Verona quindi i prossimi giorni non saranno caratterizzati da grossi carichi. Incrocio le dita per il ginocchio, vista la preparazione sarebbe un vero peccato ci si mettesse questo malanno a rovinare tutto.

Passando al quiz cinematografico ho deciso di mettere due film davvero difficili, se Hal mi indovina anche questi allora basta, ha vinto lui, mettiamoci il cuore in pace.

1

e 2

giovedì 9 febbraio 2012

Prima di tutto il concorso cinematografico. Ormai è una sfida con Hal 78 che ha indovinato senza indugio le ultime due pellicole. Ora ne propongo una parecchio cazzuta. Mi perdoneranno i meno cinefili ma son curioso di vedere se lo becca anche stavolta. Ovviamente se qualcuno ci arriva prima benvenga!
Beccate questo !
Parlando di corsa, invece, vi posso dire che il problema al ginocchio si è più o meno risolto. Dico più o meno perchè pare risolto ma ci sono ancora dei residui.
Ricapitolando, dopo il lungo di Sabato (30 km con crisi) mi sono fermato per tre giorni, ho comperato le scarpe nuove, notando subito un'enorme differenza di ammortizzazione con quelle vecchie ed ho utilizzato della pomata antiinfiammatoria.
Mercoledi mattina sono uscito a correre per un buon 12 km. Tutto liscio ma una mezz'ora dopo la corsa qualche pizzico al ginocchio s'è fatto sentire. Dolore? Fastidio? Suggestione? Boh!
Stasera appuntamento con Obe e Rigo e ci spariamo un bellissimo medio di 18km (4'24 la media finale con ultimo km a palla e in salita). All'inizio qualche fastidio impercettibile al ginocchio poi più nulla. Dopo la doccia, seduto di fronte al PC, avverto qualche dolore se contraggo il bicipite femorale e quando mi alzo, come se il ginocchio si bloccasse quando lo tengo fermo e piegato. Mistero.
Ad ogni modo la condizione è migliorata e anche dopo due corse consecutive mi ritrovo a gestire quello che è solamente un fastidio. Sicuramente la causa erano le scarpe scariche, eliminate quelle ho già risolto il problema per metà.
Martedi vado dal fisio giusto per dare una rimestata alle ossa e vedere se c'è qualche soluzione per aiutare le mie fragili ginocchia.
Per il resto, se il ginocchio se ne sta buono, devo solo continuare cosi'. Sabato ho in programma un bel lungone oltre i 30 km (l'ultimo prima della maratona) e poi Domenica vediamo, ci potrebbe stare bene un 15 km anche tranquillo.
Dopo queste due sedute a Treviso mancheranno solo 3 settimane. I prossimi due allenamenti sono decisamente importanti, occorre farli bene perchè poi l'obiettivo sarà più vicino e con esso sarà anche più facile avere motivazioni per delle buone uscite di allenamento.

lunedì 6 febbraio 2012

Transitando molto spesso in autostrada per lavoro mi sono imbattuto varie volte nei cartelli luminosi che invitano gli automobilisti a dotarsi dell'occorrente per far fronte al ghiaccio e alla neve tipici di questa stagione. Non avevo mai considerato che tale avviso potesse essere un consiglio che avrei dovuto considerare anche per quel che riguarda la gommatura con la quale sono solito correre a piedi.
Il pensiero mi è venuto dopo che il ginocchio destro (ancora lui) ha cominciato a manifestare il suo malcontento  nei confronti della mia attività podistica. Ho cominciato ad avvertire dolore nella parte alta della rotula dopo l'allenamento di Martedi, il mattino successivo non sentivo più nulla per cui mi sono regolarmente allenato salvo poi ritrovarmi nuovamente dolorante al termine della seduta.
Ho optato quindi per un giorno di riposo e Venerdi ho corso un buon allenamento di 18 km al termine del quale il dolore s'è nuovamente manifestato.
Il giorno successivo avevo  in programma un bel lungone col mio compagno di squadra Oberdan, ho pensato dunque di applicare del ghiaccio (oltre alla solita Arnica forte) sul punto dolorante. Il problema è stato che non ho pensato di coprire il gel ghiacciato con uno straccio e l'ho applicato direttamente sull'articolazione.
Dopo un quarto d'ora, quando non solo del dolore ma anche del ginocchio intero non avvertivo più alcuna traccia, ho rimosso il ghiaccio. Ebbene, la rotula si presentava come una bistecca scottata sulla piastra, una bella crosta grigio-zombie faceva bella mostra di se. Al contatto con la mano la rotula risultava fredda, priva di vita. Ho provato a muovere il ginocchio e, visto che tutto funzionava, non mi sono preoccupato poi molto. Solo dopo svariati quarti d'ora il ginocchio ha ripreso una colorazione umana e, anzi, un po' più tardi s'è tinto di un vivo rosso porpora. In altre parole, mi sono procurato una bella ustione col ghiaccio.
Il risultato, il giorno successivo, è stato che avvertivo ancora dolore al ginocchio, ma questa volta era un dolore alla cute, dovuto alla scottatura, e non più il malanno articolare del giorno prima.
Ho deciso pertanto di partire per il lungo programmato.
Sarà stata l'ustione, oppure i 18 km del giorno prima non recuperati, fatto sta che al km 25 sono entrato in crisi profonda. Le energie sono svanite assieme alla voglia di proseguire, ho resistito altri 3 km e poi, al 28° km, le lampadine si sono spente definitivamente ed ho deciso di camminare. E, ve lo devo proprio dire, mai camminare m'era sembrato tanto bello. Rinfrescato dalla camminata ho ripreso a correre per un altro km, poi mi sono fermato nuovamente, quindi ho ripreso ancora una volta terminando la seduta con 30 km totali. Vista la crisi incontrata, grasso che cola.
Al termine dell'allenamento m'è apparso evidente come il dolore articolare fosse tornato a farsi vivo. Ho pertanto optato per una cura un po' più seria: due/tre giorni di stop, pomata antiinfiammatoria e scarpe nuove.
Oggi sono andato a comperare le scarpe nuove, ho scelto nuovamente le Asics Gel Cumulus 13, quelle che sto usando ora e con le quali mi sono trovato molto bene. Una volta a casa ho calzato una scarpa nuova e una vecchia. Il confronto è stato impietoso, la calzatura vecchia appare incredibilmente scarica, è più bassa dell'altra per il consumo della suola e penso sia proprio la corsa con le scarpe poco ammortizzate dell'ultimo periodo ad avermi causato il malanno che avverto ora.
Al momento attuale avverto ancora fastidio al ginocchio, purtroppo, a meno di 4 settimane da Treviso, questo intoppo non ci voleva proprio. Domani mattina valuto, penso di saltare la seduta, eventualmente andrò la sera con gli amici fulminei. Si vedrà.
Intanto, proseguo col concorso cinematografico. Sempre più difficile, vediamo se indovinate anche stavolta in poco tempo:



giovedì 2 febbraio 2012

Ultimamente è dura alzarsi al suono della sveglia che, puntualmente, alle 6 e 10 mi prende a cazzotti strappandomi dal dolce sogno nel quale ero immerso. Appena svegliato impiego un secondo per capire chi sono e dove mi trovo e, soprattutto, per realizzare che cosa mi aspetta di li a poco. E' dopo questa fase che generalmente tentenno. Da un lato vorrei uscire a correre sfidando il freddo e la fatica, dall'altro lato il soffice tepore del lettone è un richiamo cui è difficile resistere.
Negli ultimi giorni il letto ha avuto la meglio costringendomi a riparare in qualche modo. Martedi sera, ad esempio, ho recuperato la mancata corsa del mattino con una proficua corsa di gruppo (un buon medio di 13 km).
Certo è che non posso lasciarla vinta al letto. Sono dunque alla ricerca di motivazioni, soprattutto se penso che per i prossimi giorni sono previsti abbassamenti della temperatura piuttosto elevati.
A questo scopo, dopo aver sentito Aldo Rock alla radio qualche settimana fa, ho fatto mio un suo motto sulla perseveranza.
"La perseveranza è tutto. E sai che cos'è la perseveranza ? Uomo, la perseveranza è il duro lavoro che fai, dopo che hai fatto del duro lavoro".
E via di perseveranza dunque, domani mattina mi ci applico. Se nel frattempo qualcun altro mi aiuta nella ricerca della motivazione, fatevi avanti. Ogni suggerimento è ben accetto.
Intanto, per il concorso cinematografico che ha visto MaroB2R trionfare nella prima edizione, vado con la seconda puntata. Questa volta accontenterò theyogi con un film meno semplice da individuare. Roba per palati fini.

2a puntata del concorso cinematografico. Di che film si tratta ?

 
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