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martedì 5 marzo 2013

10^ Treviso Marathon - Si suona la nona (seconda parte)

20 commenti:
 
(Prima parte)

Eravamo rimasti al passaggio sul Piave a Ponte della Priula, km 23. Riprendo da li.
Una volta immessi sul percorso principale, io ed Alessandro non ci siamo più trovati a correre da soli. Incrociandoci con i maratoneti degli altri percorsi ci siamo ritrovati accodati ai classici gruppetti che sono soliti formarsi nelle maratone. E' stato sicuramente un vantaggio perchè, nonostante la bella giornata, abbiamo dovuto fronteggiare un leggero ma fastidioso vento contrario. Lo schermo di altri runners risultava pertanto molto utile.
In questa edizione, più che nella scorsa, mi sono reso conto di quanto sia brutto il percorso da Ponte della Priula in poi.
Intendiamoci, organizzare una maratona con un percorso di 42 km sempre gradevole e scorrevole non è sicuramente facile ma la scelta di correre 19 degli ultimi 20 km su di uno stradone dritto ed anonimo non è sicuramente vincente. Se nella prima parte si attraversavano numerosi paesini separati da aree di campagna, nella secondà metà di gara si attraversavano prevalentemente larghi incroci separati da enormi zone industriali. Vi lascio immaginare la tristezza e la sofferenza del runner in crisi che cerca invano il conforto di un pubblico assente.
Anche per questo motivo, oltre che per i km accumulati, la seconda parte è stata particolarmente dura. Come sempre in maratona del resto.
Dopo una partenza un po' lenta, assieme ad Alessandro, siamo riusciti a recuperare il gap sul ritmo di corsa prefissato ed il passaggio al km 30 era perfettamente in linea con quanto preventivato.
Ciò mi ha consentito, nei km dal 30 al 35, di rifiatare un po' e di lasciarmi un po' di margine per i km conclusivi. Ho quindi rallentato leggermente, rimanendo ben coperto nel gruppetto col quale correvamo, e ben lontano da un tizio sulla quarantina che appariva particolarmente nervoso: in un paio di casi aveva perso qualche metro dal runner avanti a lui, quando ho provato a coprire il buco sopravvanzandolo non mi ha lasciato passare venendomi pure addosso urtandomi con la spalla. Vabbè, evidentemente sfogava così la sua difficoltà.
Chiacchierando un po' con Alessandro, mi ha fatto sapere che per lui andava bene quel ritmo, se io avessi avuto energie residue potevo andare.
Così ho fatto.
Una volta passato il km 36 ho incrementato leggermente il ritmo cercando di non andare fuori giri e sperando di non essere partito troppo presto.
Un altro runner deve aver capito le mie intenzioni e mi si è francobollato dietro. Talmente appiccicato che in più di un'occasione ci siamo toccati con le scarpe.
Ho proseguito così, tirando il nuovo "rivale" fino alle porte di Treviso quando sono finalmente riuscito a scrollarmelo di dosso.
Devo dire che i 6 km conclusivi sono stati particolarmente difficili. Nonostante chiedessi alle gambe un cambio di ritmo questo non avveniva e la velocità aumentava solo di poco. In certi istanti ho avuto anche dei dolori al ginocchio destro che, per un interminabile istante, si è anche bloccato. Ho sperato non fosse niente di che ed in effetti così è stato ma per un breve istante ho avuto paura di dovermi fermare.
Poco prima di entrare all'interno delle mura della città sono riuscito anche ad agganciare il mio compagno di squadra Edoardo. Abbiamo così percorso assieme l'ultimo km all'interno di Treviso mentre io gli "raccontavo" i luoghi che stavamo attraversando a mo di guida turistica. Un modo per far passare il più in fretta possibile quell'ultimo km, ovviamente.
Terminati anche quegli ultimi mille metri ci siamo poi immessi nel rettilineo finale dove, avendo qualche energia residua, ho dato un'ultima accelerata tagliando il traguardo giusto un secondo prima di Edoardo (che tanto è molto più forte di me) per poi abbracciarlo sulla linea d'arrivo.
2h 55' e 56 il tempo ufficiale (2h 55' e 50" il Real Time).
Il tempo di rilassarmi e di posare per i fotografi, Silvia ed Enrico, entrambi ben appostati e prontissimi ad immortalarci al passaggio sotto l'arrivo e poi è stato un susseguirsi di arrivi da parte degli amici e compagni di squadra.
Come sempre è stata una gran festa all'interno de La Fulminea e i personali sono fioccati copiosi. Alla fine, controllando i tempi, ci siamo accorti che siamo proprio una bella squadra. Ci stiamo tutti migliorando e non è per niente finita qui.
Io archivio qui la mia nona maratona. Alla decima manca relativamente poco ma ancora non ci penso.
Ora urge recuperare anche perchè il lunedi post maratona è stato inaspettatamente traumatico. Tanto bene e relativamente stanco mi sentivo Domenica dopo la gara, quanto spossato e debole mi sono sentito durante tutta la giornata di Lunedi. Tanto da arrivare a pensare di avere la febbre (ancora non sono convinto che non ce l'avevo visti i brividi che mi scuotevano, secondo me è il termometro che non funziona!).
Un giorno di riposo sembra aver fatto il suo ed ora va decisamente meglio.
Ben fatto dunque, a Treviso, la nona è stata decisamente un successo.

20 commenti:

  1. Caro Giacomo,
    splendido post e racconto poeticamente fotografico di sensazioni, tecnica e tanto tanto cuore.
    Complimenti ancora per domenica,...e non essere troppo certo che io sia "più forte di te": se continuerai a migliorare come da un pò stai facendo, a breve mi passerai sopra come un carro armato.

    Ciao, un abbraccio.

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    1. Un abbraccio a te Edoardo. Ultimamente ci sta capitando di correre dei tratti assieme in gara. Speriamo diventi una costante. Alla prossima.

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  2. la nona di drugo! beethoven te spiccia casa.... :))

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    1. Ahaha, grazie yò!
      Gli faccio pure preparare la cena, già che ci sono :)

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  3. Sempre detto che saresti andato forte...sempre più forte!!!
    Sei un granderrimo

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  4. Sempre meglio Giacomo! E secondo me non ti sei nemmeno spremuto al 100%, hai uno dei migliori parziali sulla seconda mezza tra gli atleti arrivati in quei minuti

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    1. Non avevo nemmeno controllato, poi faccio un giro. In effetti la prima parte è corsa via in maniera incredibilmente agevole.

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  5. gran bella squadra davvero...non solo nella corsa! Grazie di cuore per il post Maratona e la mortadella balsamica era divina! Alla prossima.

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    1. Ehehe, il post gara è sempre il nostro forte.
      Alla prossima Walter.

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  6. Leggo "devo dire che gli ultimi 6 km son stati particolarmente difficili..".. e ci mancherebbe!!!
    Una maratona in 2h e 56', mica portar il cane a far la passeggiata.
    son ammirato dalla tua performance.
    Bravissimo!!!!!!!!
    complimenti.

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    1. In effetti hai ragione anche tu. Son sempre 42.
      Grazie per i complimenti e per l'ammirazione.

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  7. Splendido, complimenti, lo split negativo indica una grande gestione delle tue energie.

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    1. Eh si, ci provo sempre. Quando riesce è una bella soddisfazione.

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  8. Vi voglio tutti e due come miei pacer a Parigi!!

    Chiedo troppo?

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    1. Ahaha, magari Kikko. Ci verremmo volentieri entrambi.

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  9. complimenti drugo , grandissima prestazione , sempre più forte

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Solo una cosa, una firma è sempre gradita.

 
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