Steve Prefontaine è stato un mezzofondista statunitense degli anni '70.
Giunse quarto alle olimpiadi di Monaco nel '72 e morì in un incidente stradale solo tre anni dopo, all'età di 24 anni.
E' un atleta piuttosto celebre, soprattutto negli USA. La sua storia ha ispirato ben due film, Prefontaine del 1997 e Without Limits del 1998. Il titolo del post è tratto da quest'ultimo film che, dei due, mi sembra quello meglio riuscito.
Prefontaine aveva una caratteristica nel modo di correre, era quello che viene definito un "frontrunner" ossia era uno che amava partire davanti e, possibilmente, finire davanti. Secondo lui starsene nelle retrovie per poi infilare chi stava in testa nel rettilineo finale era come rubare la gara. La sua gara, tutta di testa, era invece una forma d'arte.
A tal proposito riporto il video degli ultimi giri relativi alla finale dei 5000 di Monaco '72. E' incredibile vedere come Prefontaine letteralmente non ci stava a rimaner dietro.
Come recita nel film il suo segreto era quello di poter reggere al dolore più a lungo di chiunque altro. Un altro sostenitore del motto "no pain, no gain". E un'altra fonte di ispirazione per alzarsi al mattino presto ed uscire fuori in strada a correre.
Giunse quarto alle olimpiadi di Monaco nel '72 e morì in un incidente stradale solo tre anni dopo, all'età di 24 anni.
E' un atleta piuttosto celebre, soprattutto negli USA. La sua storia ha ispirato ben due film, Prefontaine del 1997 e Without Limits del 1998. Il titolo del post è tratto da quest'ultimo film che, dei due, mi sembra quello meglio riuscito.
Prefontaine aveva una caratteristica nel modo di correre, era quello che viene definito un "frontrunner" ossia era uno che amava partire davanti e, possibilmente, finire davanti. Secondo lui starsene nelle retrovie per poi infilare chi stava in testa nel rettilineo finale era come rubare la gara. La sua gara, tutta di testa, era invece una forma d'arte.
A tal proposito riporto il video degli ultimi giri relativi alla finale dei 5000 di Monaco '72. E' incredibile vedere come Prefontaine letteralmente non ci stava a rimaner dietro.
Come recita nel film il suo segreto era quello di poter reggere al dolore più a lungo di chiunque altro. Un altro sostenitore del motto "no pain, no gain". E un'altra fonte di ispirazione per alzarsi al mattino presto ed uscire fuori in strada a correre.