Qui la Classifica
Il mio esordio ufficiale con la divisa della Fulminea non poteva essere
una gara qualunque. Non poteva essere un veloce 10 km ne una solenne
maratona. La giusta gara per entrare in contatto con la gialla canotta doveva essere qualcosa di straordinario, pazzo e nuovo. Il Trail delle creste, da questo punto di vista, è stato la gara perfetta.
Dovessi fare la cronaca scriverei pressapoco un libro. Mi limito a descrivere i fatti salienti.
- Ore 7.30 incontro con Bress e con Lazza, l'uomo immagine della Fulminea Running Team: 100 e passa chili di
allegria e spensieratezza, alla faccia dell'atleta serioso e noioso che
non sa parlar d'altro che di corsa. "Andiamo a cercare un bar così ci
prendiamo un cappuccino" il suo esordio confermato subito dopo dai fatti,
brioche alla crema e cappuccino...poche ore prima di un trail di 20 km
con oltre 1500 metri di dislivello. Eroe!
- Ore 9, lo Start. Sulla destra della linea di partenza la macchia gialla formata dai 7
fulminei presenti è ben visibile. Il presidente non si lascia scappare
l'occasione "Al via, scateniamo l'inferno, scattiamo in testa davanti a
tutti. Prendiamoci questi 300 metri di gloria!". Il capitano comanda e
la ciurma obbedisce, partenza a razzo della compagine fulminea, le prime
pagine dei giornali sono nostre.
- La gara. Qui sotto riporto l'altimetria così che chi legge si possa fare un'idea un po' più chiara.
La partenza fino a contrà Alba è subito dura. Tratti più percorribili si alternano a brevi rampe sulle quali non c'è altro da fare che camminare, poi diventa anche peggio. La salita si inerpica fino a Monte Brazome. E' dura, il sole picchia tremendo e a camminare si fa poca strada per cui non passa più. Giunto alla sommità mi butto nella discesa e arrivo al ristoro di Colletto grande dove riprendo Zanze e Fulmine che però ripartono subito. Io mi fermo a dissetarmi e a prendere un gel di zuccheri. La breve sosta è deleteria. Subito il percorso riparte con l'erta che conduce alla sommità del Monte Summano. Le gambe mi si inchiodano ed il cammino verso la vetta si fa durissimo. Stringo i denti e proseguo ma avrei una gran voglia di fermarmi a riposare. Resisto alle tentazioni e tiro avanti. Recupero nuovamente Zanze ed assieme colmiamo gli ultimi interminabili metri verso la croce posta in vetta al Monte Summano. E' fatta, mi dico, adesso discesa e si vola sul traguardo.
L'illusione dura ben poco. Dopo uno slancio iniziale dove supero una decina di corridori mi ritrovo con le gambe inchiodate. E mancano ancora 6 km. Soffro ma non mollo. Resisto fino al km 18 poi la sofferenza si fa troppo alta e mi fermo a camminare. L'allenamento di Martedi, non del tutto recuperato, mi ha giocato questo scherzo, è un peccato ma sapevo di non partire al meglio per questa gara. Fa niente, proseguo al passo mentre vari runner mi superano, quando la strada presenta pendenze particolarmente favorevoli riprendo a correre fino al tratto conclusivo dove riesco addirittura ad incrementare il ritmo.
- L'arrivo. Taglio il traguardo in 2h 25 minuti e 47 secondi. Ancora non c'è la classifica ufficiale ma non mi devo nemmeno esser classificato poi molto male. Al traguardo ritrovo i compagni fulminei Eduardo, Adri e Fulmine. Di li a poco arriveranno Zanze e poi Bress. Non ho notizie del Lazza ma spero sia riuscito ad ultimare la gara anche se era davvero molto dura.
In definitiva un'esperienza fantastica. Un percorso durissimo ed una corsa veramente faticosa.
L'esordio con la Fulminea non poteva essere più appropriato di così.