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lunedì 15 agosto 2011

Trail delle creste esordio fulmineo

5 commenti:
 
Qui la Classifica

Il mio esordio ufficiale con la divisa della Fulminea non poteva essere una gara qualunque. Non poteva essere un veloce 10 km ne una solenne maratona. La giusta gara per entrare in contatto con la gialla canotta doveva essere qualcosa di straordinario, pazzo e nuovo. Il Trail delle creste, da questo punto di vista, è stato la gara perfetta.

Dovessi fare la cronaca scriverei pressapoco un libro. Mi limito a descrivere i fatti salienti.

- Ore 7.30 incontro con Bress e con Lazza, l'uomo immagine della Fulminea Running Team: 100 e passa chili di allegria e spensieratezza, alla faccia dell'atleta serioso e noioso che non sa parlar d'altro che di corsa. "Andiamo a cercare un bar così ci prendiamo un cappuccino" il suo esordio confermato subito dopo dai fatti, brioche alla crema e cappuccino...poche ore prima di un trail di 20 km con oltre 1500 metri di dislivello. Eroe!

- Ore 9, lo Start. Sulla destra della linea di partenza la macchia gialla formata dai 7 fulminei presenti è ben visibile. Il presidente non si lascia scappare l'occasione "Al via, scateniamo l'inferno, scattiamo in testa davanti a tutti. Prendiamoci questi 300 metri di gloria!". Il capitano comanda e la ciurma obbedisce, partenza a razzo della compagine fulminea, le prime pagine dei giornali sono nostre.

-  La gara. Qui sotto riporto l'altimetria così che chi legge si possa fare un'idea un po' più chiara.

La partenza fino a contrà Alba è subito dura. Tratti più percorribili si alternano a brevi rampe sulle quali non c'è altro da fare che camminare, poi diventa anche peggio. La salita si inerpica fino a Monte Brazome. E' dura, il sole picchia tremendo e a camminare si fa poca strada per cui non passa più. Giunto alla sommità mi butto nella discesa e arrivo al ristoro di Colletto grande dove riprendo Zanze e Fulmine che però ripartono subito. Io mi fermo a dissetarmi e a prendere un gel di zuccheri. La breve sosta è deleteria. Subito il percorso riparte con l'erta che conduce alla sommità del Monte Summano. Le gambe mi si inchiodano ed il cammino verso la vetta si fa durissimo. Stringo i denti e proseguo ma avrei una gran voglia di fermarmi a riposare. Resisto alle tentazioni e tiro avanti. Recupero nuovamente Zanze ed assieme colmiamo gli ultimi interminabili metri verso la croce posta in vetta al Monte Summano. E' fatta, mi dico, adesso discesa e si vola sul traguardo.
L'illusione dura ben poco. Dopo uno slancio iniziale dove supero una decina di corridori mi ritrovo con le gambe inchiodate. E mancano ancora 6 km. Soffro ma non mollo. Resisto fino al km 18 poi la sofferenza si fa troppo alta e mi fermo a camminare. L'allenamento di Martedi, non del tutto recuperato, mi ha giocato questo scherzo, è un peccato ma sapevo di non partire al meglio per questa gara. Fa niente, proseguo al passo mentre vari runner mi superano, quando la strada presenta pendenze particolarmente favorevoli riprendo a correre fino al tratto conclusivo dove riesco addirittura ad incrementare il ritmo.

- L'arrivo. Taglio il traguardo in 2h 25 minuti e 47 secondi. Ancora non c'è la classifica ufficiale ma non mi devo nemmeno esser classificato poi molto male. Al traguardo ritrovo i compagni fulminei Eduardo, Adri e Fulmine. Di li a poco arriveranno Zanze e poi Bress. Non ho notizie del Lazza ma spero sia riuscito ad ultimare la gara anche se era davvero molto dura.

In definitiva un'esperienza fantastica. Un percorso durissimo ed una corsa veramente faticosa.
L'esordio con la Fulminea non poteva essere più appropriato di così.

5 commenti:

  1. esordio mica da poco... il trail lascia un segno indelebile, dentro e fuori!

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  2. Il trail è na figata pazzesca,altro che correre sull'asfalto...

    Non è stata la salita a distruggerti, sono stati quei 5 km di discesa a presentarti il conto, come stanno i quadricipiti femorali oggi?

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  3. Oh, nuovamente in sella, bene. Hai scelto la gara giusta, senza dubbio. Per riassaporare la fatica della competizione senza l'assillo del crono e della posizione. E sei andato pure bene. Applausi. Ciao.

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  4. @yogi: vero, i segni esterni se ne stanno andando a poco a poco, quelli interni non credo mi lasceranno presto.

    @Alvin: Eh già, la discesa. La stessa assassina che per poco non mi fece perdere la Maratona di Venezia di due anni fa. Ma non è stata la discesa del trail bensì quella dell'allenamento di Martedi sul Summano. Avessi fatto quell'allenamento una settimana prima arrivavo con due minuti di meno. Già ieri i quadricipiti stavano bene, un po' di dolore ai polpacci invece e gambe imballatissime.

    @Hal: Eggià, di nuovo in sella. E chi ci scende più.
    : )

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  5. uomo io e lazza siamo vivi..e tu ottimo esordio in casa fulminea con 300mt di gloria ed un tempo niente male

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Scrivete un po' quel che vi pare, per il momento non modero perchè non c'ho voglia.
Solo una cosa, una firma è sempre gradita.

 
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