L'arrivo con Edoardo Gasparotto |
Quest'anno, come già nel 2008, la maratona prevedeva tre partenze distinte. La scelta è stata fatta per festeggiare la decima edizione della gara. Gli iscritti potevano pertanto partire da Vidor, da Vittorio Veneto (la partenza classica) o da Ponte di Piave.
Sfruttando la possibilità ho scelto di partire da Vidor che, dei tre percorsi, mi sembrava quello più gradevole dal punto di vista panoramico. La scelta mi ha dato ragione. Sin dalla partenza ci siamo potuti godere un panorama degno di nota attraversando una serie di paesini dove la gente del luogo ci acclamava festante.
Il mio obiettivo, per questa gara, era quello di migliorare il 2h 58' e 58" di Lisbona. Avevo pertanto pianificato di tenere un passo prossimo ai 4'10/km. Già in partenza ho trovato nell'amico Alessandro la degna spalla al mio tentativo. Entrambi avevamo la stessa velleità pertanto abbiamo deciso di partire e di correre assieme.
Alle 9.45 lo starter esplodeva puntuale il suo colpo di pistola e lo sparuto gruppo di partenti da Vidor (circa 500) si riversava lungo il percorso. Io ed Alessandro ci siamo accodati al gruppo dei Pacer delle 3 ore. Speravo facessero un passaggio forte per poi rallenare nella seconda parte, come fanno spesso. In questo modo li avrei seguiti fino a metà maratona per poi tentare di sopravanzarli.
In questo caso, però, abbiamo trovato un pacer che procedeva preciso come un orologio a 4'15/km, il passo ideale per finire sotto alle 3 ore. Assieme ad Alessandro siamo pertanto rimasti al coperto del gruppo fino al km 7 dopodichè abbiamo deciso di rompere gli indugi e proseguire da soli. A quel punto avevamo già accumulato un ritardo di una quarantina di secondi sul passo di 4'10/km che c'eravamo prefissati.
Abbiamo perciò incrementato il ritmo, senza strafare, rosicchiando ad ogni km qualche secondo sul ritardo e recuperando vari "esploratori" usciti incautamente dal gruppo delle 3 ore.
Avanzare appaiato ad Alessandro è stato molto bello. Ho provato una sensazione nuova perchè, essendo in pochi a partire da Vidor, ci siamo trovati per lunghi tratti a transitare da soli all'interno dei paesi. La sensazione era quella di essere dei top runner, la strada completamente libera, noi due appaiati che proseguivamo di buona lena e tutto il pubblico per noi. Davanti e dietro il vuoto.
Il percorso con partenza da Vidor era probabilmente il più bello ma presentava anche un paio di salite assenti negli altri due percorsi. Al km 14 e soprattutto al km 15 ci siamo imbattuti in due tratti a salire. Niente di esageratamente impegnativo ma si sono comunque fatti sentire visto che il resto del percorso si presentava sempre in costante discesa.
La giornata era piuttosto calda. Il sole finalmente ha vinto la sua battaglia con l'inverno e, nella giornata di Domenica, non si è di certo nascosto. E' stato molto importante idratarsi e bagnarsi ad ogni ristoro. La sensazione di acqua fresca sulla pelle risultava essere particolarmente gradevole in una giornata come quella.
Giunti al km 23, dopo un ultimo tratto in solitaria, io ed Alessandro ci siamo immessi nel percorso originale. All'altezza di Ponte della Priula infatti, i tre percorsi si riunivano proseguendo tutti assieme verso Treviso.
A Ponte della Priula avevo appuntamento con sorella, nipote e cognato e con l'amico Dario che, mantenendo la tradizione dello scorso anno, mi ha girato questo video.
Come da tradizione, l'italiano è un optional.
(Continua...)
veramente bravo, tempo meritato, oltre a tutta la corona a contorno
RispondiEliminagiornata, clima
clap clap e ancora clap!
Adoro quell'italiano optional. D'altronde se sei una spider, dovrai pure contraddistinguerti, no?
RispondiEliminaMa bravo te!
E' sempre un piacere leggere i tuoi post. Sembra quasi di provarle quelle emozioni..
RispondiEliminabravo Drugo!
Very good joob!!!
RispondiElimina... anche l'inglese è un optional :-P
Eliminain effetti ti ho visto fresco come una rosa!
RispondiEliminaFantastico!!!
RispondiEliminaComplimenti ancora Giacomo...grandissima gara...e non è finita qua...