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mercoledì 2 ottobre 2013

Berlino, i sogni di gloria si infrangono dopo 26 km

20 commenti:
 

26 km, tanto sono durati i miei sogni di gloria, poi mi sono dovuto arrendere. Per la prima volta mi sono ritirato in una maratona. Ritirarsi è una brutta cosa, è brutto farlo in una piccola gara, è pessimo doverlo fare in una maratona così popolata e sentita dal pubblico come quella di Berlino.
Un gran peccato, col senno di poi non sarei dovuto partire ma come si fa ?
Il tutto è cominciato venerdi scorso. A 10 giorni dalla maratona avverto in allenamento un dolorino alla pianta del piede destro. Boh, penso, una robetta, domani passerà. Il giorno dopo però il dolore è ancora li, decido di riposare il Sabato e di correre Domenica l'ultimo allenamento importante (circa 20 km). Cambio anche scarpe per l'occorrenza. L'allenamento va bene, il piede fa un po' male ma il dolore è alterno e quando mi scaldo pare passare.
Riposo Lunedi, riposo Martedi mentre Mercoledi faccio un breve allenamento leggero prima di andare dal fisioterapista per un massaggio di scarico e per verificare il dolore alla pianta del piede.
Il fisio mi tratta con violenza e mi fa veramente molto male soprattutto nella zona della caviglia. Esco tumefatto ma speranzoso.
Giovedi riposo, Venerdi ultimi 7 km tranquilli. Il piede non è ancora al 100%. Ora sento il dolore più sotto al tallone rispetto all'iniziale localizzazione. Penso sia per il "trattamento" del fisio e, fiducioso, spero che il giorno dopo sarà passato tutto.
Invece non passa. Mi duole un po' quando cammino, a volte sembra passare, altre volte il dolore si sente. Si fa vivo particolarmente quando faccio determinati movimenti.
Arrivo a Sabato sera, sono a Berlino, ho un pettorale, un'ottima preparazione ed un'incognita per quel che riguarda il mio piede destro. Sono sicuro però che appena esploderà il colpo di pistola tutto passerà e potrò fare la mia corsa.
La mia previsione purtroppo non si avvera.
Prima dello start mi riesce tutto. Consegno la sacca senza intoppi, riesco a fare pipì un paio di volte, ritrovo i miei amici persi in partenza e riesco anche ad intrufolarmi nella griglia C (contro la D del mio pettorale) dove erano destinati i runners con ambizioni tra le 2h e 50 e le 3 h. La mia griglia insomma.
Allo sparo sono dietro ad un paio di compagni di squadra e molto vicino alla linea di partenza. Tutto perfetto. Fino a quando comincio a correre.
Dal primo passo di corsa avverto dolore, il secondo non va meglio e così anche il terzo. Penso ci vorrà del tempo, il piede si scalderà ed il dolore sarà solo un ricordo.
Invece non accade.
Passano i km. Io mantengo il ritmo prefissato, anzi, vado pure più veloce (intorno ai 4' al km costanti) e gestisto bene lo sforzo. Ma ogni volta che appoggio il piede destro avverto dolore.
Diventa come la goccia del rubinetto che perde.
Tic-tic-tic.
Regolare.
Ogni contatto genera dolore al tallone. Provo a non pensarci ma, ogni tanto, arriva qualcosa a ricordarmi che il problema è ancora li e quindi ancora tic-tic-tic.
Penso che correrò una maratona avvertendo dolore dal primo all'ultimo passo. Mi importa poco pur di continuare così e di tagliare il traguardo.
Mi concentro, corro bene e provo a focalizzarmi su altro. Ci riesco a tratti alterni.
La mia gara prosegue fino alla mezza maratona con ottima regolarità. Li comincio a pensare che non ce la posso fare a gestire quel dolore per un'altra ora e mezza. Ma non mi arrendo, ci provo. Stringo i denti e proseguo ma poco dopo mi rendo conto che è solo questione di km, forse di centinaia di metri.
Ancora non mollo, mi accorgo però che sto correndo storto. Quando arriva il momento del piede destro cerco un appoggio leggero e vado a compensare con la gamba sinistra. Da li a poco cominerà a dolere anche quella. Ovvia conseguenza di una corsa innaturale.
Non si può andare avanti così. Rallento e mi arrendo mettendomi al passo.
Passo al 30° km in 2 ore e 02 minuti, forse è anche personale sulla distanza, ma in quel momento mi curo solo del mio piede che mi duole anche mentre cammino.
Cerco di ritirarmi ma è difficile. La gente ti incita a proseguire e a riprendere la corsa, ti chiama per nome e ti incoraggia. E, oltre a ciò, devo trovare l'assistenza medica per procedere col ritiro.
Nonostante la disfatta sorrido a tutti e cerco di non prendermela. Forse sarà apparso strano vedere qualcuno di così fresco proseguire al passo. Ma, effettivamente, stavo bene e non riportavo grossi segni di stanchezza. Ed essere li in mezzo è comunque una festa.
Dopo lungo peregrinare trovo i medici. Mi riparo dal freddo nella tenda e sotto ad una bella coperta che mi mettono sulle spalle. La giornata è soleggiata ma la temperatura è bella fresca (ideale per una maratona). Nei tratti all'ombra, stando fermi, si gela. Mi comunicano che per ritirarmi devo attendere il servizio scopa che arriverebbe da li a 2 ore e mezza. Sorrido ma declino l'invito e provo a ripartire. Faccio un altro km e incontro un nuovo punto di assistenza medica. Chiedo info anche a loro e questi mi dicono che posso raggiungere la finish line tramite la metropolitana. Meno male.
Così faccio e, dopo un po' di cambi di treno, ritorno di fronte al Reichstag per il recupero sacca e il ritorno all'ostello.
Una serie di considerazioni mi vengono in mente mentre ritorno ma, per quelle, farò un post apposito.
Intanto vi ho raccontato la cronaca di questa Berlino Marathon che proprio bene non è andata.
E vi dico anche, per concludere, che Il giorno successivo, alle ore 12.00, hanno aperto le preiscrizioni per l'anno 2014.
Secondo voi, chi è stato il primo a preiscriversi per il prossimo anno ?

20 commenti:

  1. io dico cmq bravo, c'è voluto più coraggio a mollare che a continuare, magari a piedi....

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  2. camminando, volevo dire.... ;D

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  3. mi dispiace. brutto buttare via mesi di sacrifici e per di più in una gara cosi bella.ma di sicuro ti rifarai prestissimo. cerca di curarti bene.

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  4. Spiace leggere il ritorno da una manifestazione con tante aspettative naufragate in un infortunio, ma leggere come hai affrontato la situazione di fa onore! E la preiscrizione è l'esempio del gran carattere!

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  5. mi spiace tantissimo. Aspettavo con impazienza il post del tuo trionfo a berlino e fa veramente male leggere questo. In bocca al lupo per l'anno prossimo.

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  6. A me è successo in partenza proprio a Berlino 2010, pestone clamoroso sul dorso del piede in zona esterna, ho corso sul dolore fino alla fine, ancora oggi mi chiedo come sia possibile. Il giorno dopo erano DOLORI veri!
    Tu dici "...col senno di poi...": vero, ma probabilmente non saremmo maratoneti! Ti rifarai alla grandissima!!!

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  7. Mannaggia mi spiace, certo che stavi andando proprio bene,... ma alla fine hai capito da cosa ti sia stato causato il problema al piede?

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  8. Grazie per il bravo. Obiettivamente non c'era molto altro da fare a quel punto...

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  9. La cosa peggiore infatti è vedere tutto rovinato a pochi giorni dal via. Per fortuna di maratone ce ne sono molte.

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  10. C'è una rivincita da andarsi a prendere. Visto che è una gara molto veloce il prossimo anno ci ritornerò molto agguerrito.

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  11. Crepi il lupo. Comunque prima dell'anno prossimo ce ne sono altre maratone da correre! ;)

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  12. La cosa strana è che il giorno dopo non mi faceva già più molto male. Anche se non mi fa male se cammino, se corro è un altro paio di maniche...

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  13. Purtroppo no. Sono qua che aspetto di capire. Attendo qualche giorno per vedere cosa succede. Mi fa ancora male dove il fisio mi ha manipolato. Prima di tutto dovrebbe passare li...

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  14. Se continua io farei un rx. Si sa mai,...

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  15. Eh si, se entro lunedi non sono a posto vado con la risonanza

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  16. Mi dispiace Giacomo :-(

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  17. Certo che non l'avrei mai detto. Anche nel sondaggio sembrava un'esca impossibile (il ritiro)... Comunque ha fatto bene, con il senno di poi. Ma hai fatto male, con il senno di "poi sarà un ricordo" da cui ripartire nei casi di sopravvivenza... Il folle che alberga in te si è un po' arreso, questa volta...
    In ogni caso, hai posto l'asticella molto molto in alto, e questo è uno dei motivi del ritiro... Detto questo rimane il fatto che "sei forte"! Bravo!

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  18. sbaglio o è lo stesso periodo dell'infortunio dell'anno scorso?
    mi dispiace molto, penso la sofferenza psicologica sia stata molta, forse di più di quella fisica
    a noi runners rode molto sta cosa
    cerca di capire cosa ti causa questi problemi, e il modo per evitarli, perchè la nostra debolezza non è la forza di carattere,

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  19. Non sbagli Andrea, il periodo è lo stesso, il piede ed il punto dell'infortunio però sono cambiati.

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  20. Nemmeno io l'avrei mai detto. Purtroppo è arrivata la sorpresa per tutti :(

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Solo una cosa, una firma è sempre gradita.

 
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