38' e 23, su una gara di 10 km nervosa come un trafficante di droga alla frontiera e in un momento in cui a tutto mi sto dedicando tranne alla velocità è veramente qualcosa di inaspettato. Qualcuno (
Andrea87), che evidentemente ha la vista lunga, aveva letto nei miei dati cardiaci un momento di buona forma. Ha avuto decisamente ragione, tanto più che l'obiettivo di questa corsa era quello di fare bene, non certo di puntare al personale.
Per la cronaca, la Sleghe Lauf, che in lingua cimbra significa Asiago, è una gara di 10 km su circuito cittadino nel centro della città dell'altopiano. La corsa prevede 4 giri su un tracciato zeppo di curve, con un breve passaggio su sterrato e con continui saliscendi. In tutti i 2500 metri del percorso non ci sono più di 10 metri consecutivi di percorso piatto. Decisamente non sarebbe la gara cui puntereste per il vostro personale sulla distanza.
Devo essere onesto, prima di partire avevo dato un'occhiata ai dati del mio precedente personale (
38' 35 alla Stra Vicenza) giusto per capire com'ero andato in quel caso e quale fosse il ritmo da tenere per abbassare il personale. Il tutto tanto per non lasciare niente al caso consapevole che il miglioramento di quel tempo sarebbe stata pura utopia.
E invece arriva quello che non ti aspetti. Al via, dopo che lo speaker ha snocciolato i nomi dei vari fenomeni presenti alla gara (gente da 2h e 06 in maratona e pure uno qualificato alle olimpiadi!), mi sono piazzato poco più avanti di metà gruppo. Non a ridosso dei primi dunque, per evitare di partire troppo forte e di bruciarmi subito.
La partenza è stata come sempre caotica, complice anche la caduta di un atleta partito nelle prime file che ha scatenato un bel po' di caos. Io, per fortuna sono riuscito ad evitare il malcapitato e la conseguente ressa pur passando con 4" di ritardo sotto al gonfiabile della partenza.
A prendere parte alla gara c'era un bel numero di atleti, tanto che c'è voluto un km buono prima che la folla si dissipasse e che la strada comparisse libera davanti a me. Passato il primo km, come sempre un filo allegro (3'44), ho cercato di impostare il ritmo prefissato badando principalmente a controllare la sensazione di fatica e a non finire fuori giri. Il primo giro restituiva un riscontro incoraggiante (primi 2500 m. in 9'28). Da li in poi ho mantenuto l'attenzione prevalentemente concentrata sulle sensazioni in corsa. Nelle salite cercavo di tenere e nelle discese provavo a rilassarmi e a recuperare. Il ritmo non ne risentiva granchè e, nonostante il controllo, continuavo a recuperare posizioni.
Al secondo passaggio sotto al gonfiabile della partenza facevo segnare un parziale di 9' 43, dopodichè iniziava il giro più duro di tutti. Il terzo. In questa frazione non sai mai se spingere, rischiando di terminare anzitempo la benzina, o risparmiarti, correndo il rischio di perdere troppo tempo prezioso. Sono contento di vedere che mi sono gestito piuttosto bene terminando la terza frazione con un tempo solo leggermente superiore a quello della precedente: 9' 48.
Terminata anche la terza frazione partiva l'ultimo giro. Negli ultimi 2 km e mezzo ho dato fondo alle energie rimaste e sono riuscito a dare una bella accelerata, complice anche un atleta del Runners Team Zanè che mi ha fatto da punto di riferimento per quasi tutto l'ultimo giro. Una volta giunti sul rettilineo finale, 200 m. di salita, sono partito con uno sprint davvero molto cattivo nel quale ho sopravanzato 6 atleti. E' stato bello in particolare un duello ingaggiato con uno di questi il quale cercava di opporsi alla mia rimonta. Per mia fortuna non ha resistito al mio fianco più di 30 metri.
La volata finale terminava sotto al gonfiabile dove stoppavo il Garmin e leggevo l'incredibile riscontro. Enorme soddisfazione per il tempo ottenuto anche perchè, su un percorso piatto, mi sa che a questo punto posso ambire ad un tempo inferiore ai 38'.
Archiviata anche questa, ora non mi resta che tornare a sgambettare in montagna. Domenica mi aspetta l'Eco Maratona di Alpago. La, altro che 38 minuti, ci sarà da soffrire per svariate ore.
Non vedo l'ora.
P.S. su Garmin Connect, controllando l'altimetria, la gara pare quasi piatta. Se andate su "Riproduttore" potete vedere meglio i vari saliscendi di cui la corsa era composta.