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martedì 6 marzo 2012

9a Treviso Marathon, il racconto (2a parte)

22 commenti:
 
(...segue)
L'euforia dell'incontro con Dario non mi lascia del tutto indifferente, il Garmin subito testimonia quanto il supporto del pubblico possa fungere da spinta per le nostre gambe. Tlin 4'18.
Il km successivo è il 25°, il menu prevede un secondo gel da abbinare al ristoro, evidentemente il cuoco non aveva molta fantasia. Attendo il profilarsi dei tavoli con acqua e sali, prendo una bottiglietta e via, bevo e assumo il gel alternativamente. I muscoli delle gambe cominciano a farsi rigidi e dolenti. Mi verso un po' d'acqua fresca sulle mani e massaggio alla bell'e meglio i quadricipiti mentre il passaggio al km 26 dice 4'28.
A questo punto, inaspettatamente, si presenta un momento di crisi. Mi sento improvvisamente appannato e stanco, i 16 km che ancora mancano al traguardo paiono un'eternità e la testa mi suggerisce di porre fine alla sofferenza.
Tengo duro dicendo a me stesso che è un attimo e che passerà. Identifico un paio di runners dalla buona andatura poco avanti a me, li raggiungo e mi accodo scambiando quattro chiacchiere in loro compagnia. Intanto passiamo davanti al km 27: 4'20
I miei nuovi compagni di corsa gareggiano per l'Atletica San Marco U.S. ACLI di Busto Arsizio. Uno dei due riconosce la mia canotta, legge il mio nome sul retro della divisa ed esclama Hey, ma tu hai un blog, ti leggo spesso! 
Wow - penso - questa ancora non mi era capitata. Brutte cose che leggi! Gli rispondo, rubando la battuta ad Alvin.
Passano i km (4'28, 4'24, 4'30) e la chiacchierata con Massimiliano (questo il nome del runner) si fa sempre più interessante. Salta fuori che ha realizzato un sito dedicato al mondo dei pacer. http://www.thepacer.it/  Andate a vederlo, è veramente ben fatto.
Ridi e scherza, ormai abbiamo passato il 30° km. La media è sempre buona e la crisi sembra essere alle spalle. Assumo il terzo e ultimo gel in concomitanza del ristoro e sotto con gli ultimi 12 km. Non penso più ad una progressione finale, punto a continuare così e ad arrivare al traguardo.
Passa il cartello del km numero 31 e il Garmin sancisce il mio incedere regolare: 4'29
Nonostante la stanchezza il passo si mantiene comunque buono, ormai mancano poco più di 10 km, non dico che è fatta ma poco ci manca. L'imperativo è stringere i denti fino al ristoro del 35° km poi gli ultimi 7 in qualche modo si fanno.
4'33, 4'24 e 4'30. Non sono proprio un fenomeno di regolarità ma chissenefrega, altri tre km sono alle spalle ora ne mancano solo 7, i più duri di tutti.
Massimiliano tiene il mio passo anche se le chiacchiere si sono ridotte. Il suo compare ci lascia andare risparmiando un po' sulla velocità di crociera. Km 36: 4'29
Dal 37° km in poi inizia una piccola, quanto inspiegabile, progressione. Massimiliano fatica a tenere il ritmo, gli consiglio di ricercare l'agilità e di provare a correre "rilassato", io proseguo col mio passo. Km 37: 4'23
Poco dopo il cartello kilometrico ce n'è un altro altrettanto gradevole, segna la fine di Villorba e l'inizo di Treviso. 5 km ancora, è dura ma di mollare non se ne parla proprio. Al km 38 incontro mia zia che mi saluta calorosamente, ricambio il saluto e punto la zona spugnaggio per rinfrescare ancora una volta i quadricipiti urlanti. La progressione continua: 4'24 (anche se il mio "lap" manuale arriva dopo il cartello e segna 4'41 facendomi pensare di essere in regressione).
Comincia il conto alla rovescia, una volta imboccato il lungo vialone che conduce in città non vedo l'ora di entrare all'interno delle mura. La strada è dritta come una spada, solo due lievi curve nascondono la città dall'orizzonte. I quadricipiti urlano disperati ma la mia determinazione copre il loro grido di aiuto. Passo davanti al cartello che segna il km 39 e do il lap, il Garmin restituisce un non troppo esaltante 4'35, scoprirò solo dopo di essere passato in 4'22.
A tre km dalla fine provo a rompere gli indugi, tra poco vedrò la città e quello sarà il segnale definitivo che l'impresa sarà compiuta. Aggancio due runners davanti a me, uno dei quali munito di cintura zeppa di bevande energetiche. I due sorseggiano i loro beveroni ad ogni cento metri, sento che parlano tra di loro ma il loro idioma mi è sconosciuto. Decido che sono olandesi, forse perchè erano vestiti di arancione entrambi ? Mah. Nel pieno delle mie elucubrazioni passo il cartello del 40° km e do il lap al Garmin 3' 52. Non ci capisco più niente, vabbè che ho accelerato, ma mica così tanto. In effetti ci deve essere stato un errore con i cartelli, infatti il passaggio, da satellitare, dice 4'16 (che comunque, vogliamo commentare? 40° km!).
Ormai si è entrati nel rettilineo che porta all'interno della città. Vedo un primo gonfiabile e capisco che è fatta. Scorgo sulla sinistra Greta e le urlo "Gretaaaa!" un po' come Rocky con Adriana (vabbè, non serve approfondire, avete capito). Poco oltre c'è capitan Rigo che mi accoglie con entusiasmo e urlandomi il suo sostegno. Son morto - gli dico e lui risponde con un Si vede! Non incoraggiante ma sincero.
Gli olandesi mi superano, li guardo ma non riesco a reagire immediatamente. Vabbè, facciamo che in onore dell'Olanda del calcio totale, per questa volta, vi lascio andare.
Un paio di curve e si entra in città, passo il cartello del km 41 e il Garmin dice 4'20.
Poco dopo il cartello una figura urlante mi accoglie e mi incita, è mia sorella che per la prima volta viene a vedermi in maratona. Ancora uno  - le dico io - lei, ancora più in trance di me, continua ad incitarmi con frasi sconnesse.
E' l'ultimo km, sono in centro città e sto portando a casa un grande risultato, provo ad accelerare perchè ne avrei la forza. Purtroppo una fitta al fegato si fa sentire e mi costringe a rallentare tenendo una mano sotto al costato. Proseguo così per un po', sembra passare, poi riprende. Mi piacerebbe fregarmene ma è un dolore che toglie il fiato, un altro po' e mi tocca fermarmi. Passo il cartello del km 42, tlin 4'01.
Altre due curve velocissime e ci si immette nel rettilineo finale. Il dolore al fegato svanisce di botta e mi lascia la forza per un ultimo spunto. L'orologio di gara segna 3 ore 56' e 50, 51, 52, 53. Accelero nel finale per evitare che l'official time possa raggiungere le 3 h e 07. Riesco nell'intento passando sotto al traguardo mentre l'orologio segna 3h 06 e 59, stoppo il Garmin e controllo per verificare il tempo effettivo 3h 06' e 52 questo il risultato della mia 6a maratona.
Passato il traguardo mi fermo a riprendere fiato, quindi, rigido come un burattino, recupero la medaglia e la sacca con le mie cose. Quasi non credo al risultato, fino a qualche mese fa mi pareva fantascienza e invece l'ho fatto io, io e le mie gambe che, una volta tagliato il traguardo, me la fanno pagare tutta.
Di li a poco arriverà Paolo che farà segnare un tempone: 3h e 11 con una progressione strepitosa. A breve distanza taglia il traguardo anche Bress che, tomo tomo, cacchio cacchio, porterà a casa il suo nuovo personale: 3h e 15
In zona ritiro sacche faccio la conoscenza di Lello e sono felice di sapere che anche per lui oggi sarà personal best! Complimenti!
Terminate le operazioni di saluto post gara mi involo verso un meritato bagno caldo e un buon pasto, seguito poi da una bella dormita.
Ora, davanti al pc, mentre scrivo il resoconto della gara mi rendo conto di quanto sia bello vivere un'esperienza così intensa e di quanto sia ancora più bello poterla condividere con voi che leggete e con quanti erano lungo il percorso a sostenermi e ad incoraggiarmi. Senza contare gli amici che lungo il percorso non c'erano ma che non hanno fatto mancare il loro sostegno. Grazie di cuore.
E nonostante sia sempre corsa e siano sempre 42 km ogni volta è un'esperienza fantastica e diversa da tutte le precedenti.
Ora mi fermo qualche giorno per permettere al ginocchio di recuperare (non ha gradito i 42 km) e alle vesciche di riassorbirsi. Da settimana prossima torno a corricchiare per preparare la Mezza di Ferrara del 25 Marzo. Per quel che riguarda Padova ancora non sono convinto di correrla. Facciamo che mi godo questa Treviso ancora per un po', poi deciderò in base a condizione e motivazioni.
...3 ore e 7 ragazzi...non so a voi, ma a me pare proprio tanta roba!

22 commenti:

  1. SEI STATO BRAVO NEI MOMENTI DI CRISI A NON CEDERE,ANZI,HAI ADDIRITTURA AUMENTATO,3E06 ME LO SOGNO,TI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI PER COME AFFRONTI SEMPRE IN MANIERA ESEMPLARE LE GARE!GRANDE GIACOMO THE DRUGO

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    1. Grazie presidente. 3 e 06 me lo sognavo anche io, non è impossibile.

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  2. Non c'è traccia degli olandesi in classifica. Almeno davanti a te. dietro ,223^ e 224^, ci sono un austriaco ed un francese, magari li hai superati. Magari è stata un apparizione. o magari due bergamaschi tifosi degli orange che tra di loro confabulavano in dialetto.
    Ci riprovi in maratona in primavera?

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    1. Grazie, non avevo controllato. Il mistero si infittisce, il dialetto bergamasco un po' lo conosco quindi lo escludo. Magari è stata un'apparizione come dici tu.
      Per quel che riguarda il riprovarci...sto pensando a Padova il 22 Aprile

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  3. Ottima gestione, ci vediamo a Ferrara (mezza) e (se decidi per il sì) a Padova (maratona)... ;-)

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    1. Dai, chissà che non ci si riesca anche a conoscere in una di queste due manifestazioni.

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  4. ottima gara , ottimo racconto bravissimo

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  5. GRANDISSIMO!!! Leggere questi racconti ti proiettà mentalmente vicino a te mentre correvi!
    Tanta roba sì, come è tanta roba riuscire ad urlare al 40° dopo un 4.16....................

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    1. ehehe, sai com'è Guzzo, le motivazioni sono tutto.

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  6. Grande Giacomo! Ottimo risultato... Coinvolgente anche il racconto. Tanti auguri per i tuoi prossimi obiettivi. Io per ora ripongo le scarpette e sfodero la mia bike!
    Alla prossima! Paolo

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    1. Meno male che torni a correre in bici Paolo, altrimenti alla prossima maratona mi tocca arrivarti dietro.
      Ancora complimenti per la tua maratona.

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  7. secondo me gli olandesi erano dei bergamaschi!

    bellissimo racconto, bevuto tutto d'un fiato ed emozionante quasi come correre una maratona!
    bravo giacomo

    ciao dario

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    1. Grazie Dario. Il tuo tifo mi ha aiutato non poco, sappilo!

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  8. Bel racconto! Fortuna che la fitta sia arrivata alla fine, a volte toglie il fiato e anche 2 km sono un eternità!! L'anno prossimo ci faccio un pensierino..magari sarà il debutto sulla distanza!

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    1. Si, pensaci che come percorso è l'ideale per l'esordio in maratona secondo me

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  9. il 42° in 4:01... te credo che non sono in classifica gli olandesi... li hai tritati in quel km!!!!

    Bravo Spugna, mettiti a posto le gambe e alla prossima togli già 4 minuti buoni... vorrai mica star ancora dietro per tanto a quello là che ha fatto 3:03:42 6 mesi fa no?

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  10. Risposte
    1. Grazie Nino. Dai che a Roma mi fai vedere come si fa a star sotto ai 180'

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  11. Grandioso, veramente un risultato fantastico!

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Scrivete un po' quel che vi pare, per il momento non modero perchè non c'ho voglia.
Solo una cosa, una firma è sempre gradita.

 
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