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Domenica mattina, molto mattina. Ore 6.00, la sveglia mi butta giù dal letto e mi ricorda che c'è da andare a Dueville (VI) dove si corre la Brosemada, una non competitiva che ho intenzione di sfruttare come ultimo lungo prima della maratona di Firenze.
Nonostante le poche e pessime ore di sonno ci metto poco ad attivarmi. Mi vesto in fretta, sorseggio un po' di Tè caldo, rimetto a letto il cane rimboccandogli le coperte e via in macchina verso il luogo della partenza. Sta cominciando ad albeggiare e, stranamente, mi sento molto bene.
Giunto a Dueville parcheggio e subito mi inoltro sul percorso della non competitiva. Sono le 7 e nonostante la manifestazione partirà di li ad un'ora incontro già i primi marciatori lungo il percorso.
Mi rendo conto immediatamente che il percorso sarà fantastico. Ci si inoltra in mezzo ai campi e, per la prima volta quest'anno, mi imbatto nella brina (la brosemada appunto) che copre la campagna con un lieve velo bianco. Alle mie spalle il sole si sta alzando e irradia il percorso con caldi raggi rosa e gialli. Spettacolo. In un colpo solo ho dimenticato le sgradevoli sensazioni della corsa all'ora di pranzo ed ho ritrovato le atmosfere magiche della corsa all'alba. Cullato in quell'atmosfera da fiaba mi sciroppo i primi 4 km e mezzo su fondo tanto bello a vedersi quanto insidioso per i piedi che scivolano sull'umidità e sul fango. Ad un incrocio sfrutto un anziano signore che fungeva da regolatore del traffico e gli giro attorno per ritornare sui miei passi manco fossi una nave della coppa america alla boa di bolina. Il vecchio mi guarda stranito e mi fa "Ma dove veto?!?". "Tranquillo" - gli faccio io - "dopo torno!". E infatti ripasserò ma prima devo ritornare al punto di partenza dove mi ritrovo con gli amici Fulminei.
Dopo altri 4 km, questa volta corsi contromano suscitando l'ira dei marciatori che ormai sono sempre più numerosi lungo il percorso, mi ritrovo alla partenza.
Mi fermo e ben presto il gruppo fulmineo si compone. Alvin, Gianluca, Zanze, Tosto e Luca mi raggiungono, dopo un buon quarto d'ora a capire se deve arrivare altra gente si parte. Io sono già a quota 9,6 km, ci aggiungo il percorso da 24 e ne usciranno poco meno di 34, perfetto.
L'idea iniziale è quella di correre tutti assieme ma subito appare evidente come io ed Alvin siamo intenzionati a prendercela un po' meno comoda rispetto a tutti gli altri. Ben presto ci ritroviamo davanti con il resto del gruppetto a seguire. Al ristoro dei 4 km ci fermiamo ad aspettare, ma dopo un tè ed una castagna (che Alvin mangia su consiglio diretto di Marco Olmo) ancora non si vede nessuno. Decidiamo così di ripartire. Saluto l'uomo-boa di poco prima che però, evidentemente stordito dal vin brulè consumato per combattere il freddo, non mi riconosce e mi fissa con lo sguardo che hanno le mucche quando guardano un treno passare.
Con Alvin proseguiamo di buon ritmo (4'45 che per un lungo su fondo insidioso è un bell'andare) chiacchierando un po' di tutto. Del resto è dal riscaldamento della Maratona del Garda del 2008 che non ci ritroviamo a correre assieme.
Via via che i km proseguono sento la stanchezza aumentare. Il periodo di corse intense, unito alla durezza del percorso odierno comincia a farsi sentire. Intorno al 18° km comincio a sentirmi in difficoltà. Alvin invece, brillante come sempre, mi racconta la trama di un film che ha visto da poco: La famiglia omicidi. Ascolto con interesse e, fra me e me, ringrazio Alvin che mi distrae dalla fatica. Oltretutto son contento che la trama del film sia lunga e articolata perchè, finchè parla lui, io me ne posso stare in silenzio a respirare e a cercare di recuperare.
All'incirca al 20° km sento che le forze mi stanno abbandonando. Comincio ad essere molto stanco, mi sento vuoto e debole. Dico ad Alvin che è meglio rallentare e così facciamo. Un paio di km dopo, come un'oasi nel deserto, compare il ristoro del 24° km. Ci fermiamo ed ho così modo di recuperare un po' bevendo un paio di bicchieri di Tè. Già che ci sono butto giù un gel al gusto Radicchio proveniente dal pacco gara della Maratonina di San Martino. La stanchezza era evidentemente dovuta ad una carenza di zuccheri, dopo la sosta, infatti, riparto di slancio ed affronto l'ultima parte del percorso con rinnovate energie.
E per fortuna!L'ultima parte di gara si snoda infatti sui pendii di un colle presentando varie salite, non molto lunghe ma certamente impegnative, tant'è che in alcuni casi ci ritroviamo a camminare. Le salite sono dure ma i passaggi sono veramente bellissimi. Ci si ritrova proiettati nel sottobosco dipinto dei colori dell'autunno.
Terminata la parte collinare il percorso ridiscende verso la zona di partenza. Negli ultimi km riesco anche ad aumentare il ritmo e a ritrovare una buona azione di corsa. Giunti all'ultimo km Alvin, che ne ha molta più di me, mi dice "Vado un po' questo km, ci vediamo all'arrivo". Gli dico "ok" ma tra me e me penso "adesso lo seguo così tiro anche io l'ultimo mille". Provo ad appiccicarmi alla sua canotta gialla ma devo desistere dopo poco, troppo veloce il suo passo. Ad ogni modo riesco comunque ad accelerare di un bel po' il ritmo ed il buon Alvin non mi distanzia poi di molto. Termino l'ultimo km in 4'08 e stoppo il Garmin qualche centinaio di metri dopo. 33,3 i km totali percorsi in 2h e 41 e con un dislivello di 179 metri. 4'50 la media tenuta.
Soddisfatti per il duro allenamento portato a casa andiamo a recuperarci il meritato premio. Panino con la mortadella e vin brulè. C'erano anche delle signore che distribuivano del brodo caldo ma non me la sono sentita.
Per quel che riguarda l'allenamento odierno avrei voluto aggiungere un paio di km alla distanza totale e mi sarebbe piaciuto evitare le tre soste fatte lungo il percorso ma, vista la condizione di carico attuale e visto il fondo e la pendenza direi che non posso lamentarmi, anzi, posso ritenermi certamente soddisfatto.
Ora mi aspetta un'ultima settimana ad alto kilometraggio che culminerà con la maratonina dei 6 comuni di Domenica e poi tutta discesa verso Firenze.
Concordo, bel percorso e bellissima giornata di sole ! Tu ed Alvin ne avevate troppa e per me era impossibile andare al vostro passo....ma ci sto lavotrando....Complimenti per il lungo e in bocca al lupo per la mezza e soprattutto per Firenze. Alla prossima !
RispondiEliminail gel al gusto di radicchio lo voglio assaggiare anch'io. uomo stamattina sono uscito alle 7meno 10..na brosemada anche a zane',son contento che sei riuscito a correre con angelface alvin.ottimo il lungo da 33km.a firenze 3e15! son 30€ in ballo o no?
RispondiElimina@Gianluca: sempre un piacere incontrarti, un po' di km e poi vedrai che anche per te quel passo sarà tranquillamente alla tua portata. Crepi il lupo per la mezza e per Firenze.
RispondiElimina@Bress: confermo, 30 € se vado sotto le 3h e 15. Tutti in birre ovviamente!
Piacevolissima corsa finalmente in compagnia, abbiamo chiaccherato come 2 fantastiche pettegole per 24 km, notando con piacere che chiaccherando ero molto più in affanno io rispetto a te che come sempre sembravi "appena partito".
RispondiEliminaTengo a precisare che le salite più irte le abbiamo camminate per preservare le tue gambe, visti gli imminenti impegni e visto che per oggi le avevi già frustate abbastanza, altrimenti ce le fumavamo rabbiosi, così come le discese, corse ancora più lente delle salite... ultimo km a 4:08 dopo 34km di misto campestre è da strafighi e significa averne da vendere... te lo ripeto fino al vomito, se scarichi bene l'under 3:20 è assicurato sul 3:15 no ci scommetto, come non avrei scommesso un euro nemmeno sul tuo 1:27 domenica scorsa... Domenica fossi in te, 21km incollato a 4:35...tanto per far gamba sul ritmo!
NOOOOO non nominare CA' DARIO, è un palazzo veneziano che porta sfiga (cerca la storia su wiki) per esempio si è suicidato Gardini!!!
RispondiEliminacasa mia NON è ca' dario!
ciao dario a presto per un altra cena dopo Firenze
@Alvin: Bello correre in tua compagnia Alvin, domenica ti guardero' da lontano mentre voli a 4'/km io seguiro' il consiglio mantenendomi sul ritmo maratona. Vediamo come va.
RispondiElimina@dario: effettivamente..."Ca' Dario è un palazzo di Venezia, situato nel sestiere di Dorsoduro, che si affaccia direttamente sul Canal Grande. L'edificio è famoso per la presunta maledizione che graverebbe su di esso: secondo la leggenda, infatti, i suoi proprietari sarebbero destinati a fare bancarotta o a morire di morte violenta" Facciamo che casa tua diventa Casa di Dario e basta va.
Alvin punta su di te. A Firenze sotto le 3e15!!
RispondiElimina..Che cos'è una cadrega l'ho scoperto grazie ad Aldo,Giovanni e Giacomo ora il mio dizionario nordico si amplia.. si sà mai dovessi migrare verso la svizzera può far comodo!
RispondiEliminaVai,ti separano solo 194 minuti dalla gloria agonistica :)
@Mauro: Speriamo. Una maratona è molto lunga e può accadere di tutto. La condizione pare esserci. Ancora 15 giorni e ne sapremo di più.
RispondiElimina@arirun: se mai dovessi avere bisognogno di ripetizioni di nordico mi presto volentieri : P
194 minuti...non sembrano neanche tanti, fan più paura i 42 km che ci stanno nel mentre : )