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mercoledì 4 settembre 2013

Marcialonga Run 2013

12 commenti:
 



Per il secondo anno consecutivo ho preso parte alla Marcialonga running, una corsa di 25 km che collega Moena, in val di Fassa, a Cavalese, in val di Fiemme. 
L’anno scorso, assieme agli amici fulminei che vi presero parte, mi innamorai di questa competizione, tanto da ripromettermi di tornarci l’anno venturo. Quest’anno le premesse sono state confermate in pieno e, parlando con uno degli amici che mi hanno accompagnato nella trasferta, abbiamo pensato di far diventare questa una tappa fissa da correre ogni anno. 
Della corsa posso dire che e’ organizzata in maniera eccellente. I 1400 partenti sono consoni alle capacita’ di questa gara e spero gli organizzatori rimarranno sempre umili bloccando il numero degli iscritti a questa cifra senza farsi prendere la mano come avvenuto per la Cortina – Dobbiaco. 
Posso dire poi che il percorso e’ spettacolare. Si corre in luoghi incantati, lungo una ciclabile bellissima che attraversa le valli con boschi e monti a fare da testimoni. Il tracciato poi e’ geniale nella sua concezione, 22 km in leggera e costante discesa, comunque meno semplice di quel che potrebbe sembrare, e gli ultimi 3 km in salita per raggiungere l’abitato di Cavalese. Dopo 22 km con la spinta della discesa percorrere il tratto in salita risulta  particolarmente ostico. E sta proprio qui il bello, se uno riesce a dosare le forze recupera un sacco di posizioni nel tratto in salita, se invece si e’ speso troppo nella prima parte allora sono guai.

Per quel che riguarda la mia prestazione, partivo gia’ da un ottimo tempo ottenuto lo scorso anno, 1h 41’ e 45. L’obiettivo di quest’anno era quello di provare a migliorarlo, nonostante il carico dovuto alla preparazione per Berlino. Sono cosi’ partito convinto evitando di risparmiarmi nel primo tratto. Ho impostato una velocita’ compresa tra I 3’45 e I 3’50 al km con l’intenzione di passare alla mezza al di sotto dell’ora e 20. Dopo qualche km sono anche stato raggiunto dall’amico Andrea che mi ha inseguito, essendo partito lui un po’ piu’ nelle ritrovie, fino a raggiungermi. Abbiamo quindi proseguito appaiati scambiando qualche chiacchiera lungo il percorso. Operazione, quella della chiacchiera, che onestamente mi e’ costata qualche sforzo.
Il clima della giornata era soleggiato e ho dovuto quindi approfittare di tutti I ristori e di tutti I punti di spugnaggio in modo da rimanere fresco ed idratato il piu’ possibile. Ho proseguito assieme ad Andrea fino al km 15 circa, dopo di che lui ha rallentato e ho proseguito da solo. Come previsto il passaggio alla mezza e’ stato sotto all’ora e 20 (1h 19’ e 36 per la precisione) ma la stanchezza dei km a buon ritmo ha cominciato a farsi sentire e ho affrontato I tre km di salita con un po’ di timore. Il timore si e’ concretizzato dopo un km e mezzo di ascesa quando il fegato ha cominciato a dolermi. All’inizio un piccolo dolore e poi una fitta sempre piu’ forte che mi ha costretto ad una piccola sosta per respirare. Sono quindi ripartito stringendo I denti per l’ultimo tratto fino a raggiungere il rettilineo finale dove sono riuscito a sprintare recuperando una posizione persa.

Alla fine, chiudo migliorando il tempo dello scorso anno di un minuto (1h 40’ e 51 il crono finale) e cogliendo la 50^ posizione assoluta. Una bella soddisfazione.
Il prossimo anno potro’ tornare consapevole che migliorare il tempo di quest’anno sara’ molto dura ma, viste le disavventure con la fitta al fegato, comunque possibile.
La cosa piu’ bella e’ comunque aver avuto la conferma di quanto bella sia questa gara che anche il prossimo anno sara' nel calendario di quelle da fare assolutamente.

12 commenti:

  1. Ciao OMO, senti ma il problema che dici di avere periodicamente al fegato...non è che sia il colon?? Quella zona è proprio dove curva e l'infiammazione provoca dei dolori che noi associamo al fegato. Prova ad approffondire con tecniche di massaggio e soprattutto con una bella curetta disintossicante...Ciao vecio. Sempre forti!!
    Gigio

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    1. Ciao Vecio, penso il dolore dipenda prevalentemente dall'andatura tenuta in gara e dall'alimentazione precedente. Allenandomi ho visto che la soglia si è alzata sempre di più. Se un tempo il dolore mi veniva dopo 5 km a 4'/km adesso mi viene, per fare un esempio, dopo 5 km a 3'30/km. Sono quindi portato a pensare sia un campanello d'allarme che mi dice, devi rallentare!
      Certo è che a volte arriva in momenti cruciali quando le gambe sembrano girare ancora e vorrei spingere ma il dolore me lo impedisce.
      In più, prima della Marcialonga, avevo fatto una colazione forse un filo abbondante e, probabilmente, anche questo ha influito.

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  2. alla grandissima, considerato che sei un anno più vecchio... ;)

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  3. Aldilà della tua bella performance ti faccio i complimenti per le immagini e foto che inserisci! Sono entrato or ora per la prima volta nel tuo blog e alcune sono davvero spettacolari! Quella di Zurigo è super!!! Ti seguirò dalla barra destra del mio blog ;-)

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    1. Oh grazie Fausto. In effetti dedico un po' di attenzione alla scelta delle foto. Grazie per averlo notato e per seguirmi d'ora innanzi :)

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  4. ma corri ancora per il crono? ti rendi conto che sei arrivato solo 54 secondi prima? mi raccomando così fra un anno molli e fra due ti ritroviamo col panzone .. eh he he

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    1. Io corro solo per il crono! ;)
      No vabbeh, c'è tempo e tempo, prima o poi ti raggiungerò nella pace dei sensi di voi esseri superiori.

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  5. Ciao Drugo mi ha fatto piacere averti rivisto. Non posso che essere d'accordo con te sul giudizio della gara, anche il riferimento alla CD lo trovo corretto. Il problema al fegato potrebbe essere da imputare al meccanismo energetico, mah,... magari eri scarico di carbo? Se non prima ci rivedremo sicuramente l'anno prossimo!

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    1. Sempre un piacere rivederti. E complimenti per la tua grandissima prestazione.
      Per il fegato, ho risposto anche a Gigio qui sopra, ultimamente mi aveva anche lasciato in pace. Continua a rimanere un problema misterioso ma, comunque, un po' meno rognoso che in passato.

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  6. Ho letto ora il racconto.. La prossima volta le chiacchiere le riserviamo al post gara, a quanto pare non sono gratis! Spero di tornarci l'anno prossimo anch'io, con un pettorale migliore e un autonomia diversa :-). Come sai anch'io soffrivo spesso di fitta al fianco, ora il problema sembra essere quasi scomparso. Credo che rinforzare gli addominali e correre spesso su percorsi ondulati sottoponendo spesso le viscere a forti sollecitazioni abbia determinato adattamenti utili a risolvere il problema. Alla prossima!

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    1. Ehehe, un po' ho sofferto le chiacchiere anche se le ho fatte molto volentieri :)
      In effetti in passato avevo lavorato sugli addominali e potrebbe essere che il periodo di pace che questo problema mi aveva lasciato potesse dipendere da quello.
      Ci riproverò.

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