Valieria Straneo e Emma Quaglia (foto by www.fidal.it) |
Parte tecnica ON.
Ieri sono cominciati i mondiali di atletica a Mosca. Visti i deludenti risultati dell'Italia alle recenti competizioni, la nostra spedizione partiva decisamente in sordina. Profilo basso e si puntava a qualche buon piazzamento. Un paio di medaglie, magari, se ci scappano.
Pronti via e, alla prima occasione, ecco che subito arriva un bellissimo argento. Lo conquista la maratoneta piemontese Valeria Straneo che, con una condotta di gara meravigliosa, fa corsa di testa dal primo al 40° km. In molti avranno pensato ad una tattica di gara scellerata ma Valeria aveva fatto bene i suoi conti. Aveva deciso di correre sul ritmo. Si era preparata e sapeva di poter tenere un ritmo di 3'25/km per tutta la gara. E così è stato.
Ad una ad una tutte le sue avversarie hanno ceduto. Tutte tranne una, la Kenyana Kiplagat la quale, evidentemente più forte, a due km dalla fine ha cambiato ritmo e se n'è andata lasciando alla Straneo la medaglia d'argento.
Qualche minuto dopo, mentre Straneo celebrava la sua bellissima medaglia, ecco che arriva la seconda italiana della spedizione: Emma Quaglia. Emma ha interpretato la gara all'opposto rispetto a Valeria, è partita cauta, passando alle prime rilevazioni intorno al 30° posto, aumentando via via che i km passavano. Alla fine chiuderà addirittura 6^ quando la previsione, e la speranza, dei suoi tecnici era per un 15° posto.
Due tattiche di gara completamente differenti dunque ma, in entrambi i casi, due grandissimi successi.
Parte tecnica OFF.
Quante emozioni. Il fatto di praticare lo stesso sport di Valeria ed Emma sicuramente aiuta ma mi sono davvero esaltato ed emozionato per la gara di ieri. Valeria è stata superlativa. Ha condotto dall'inizio fin quasi alla fine. Per oltre 2 ore di gara le sua avversarie, Kiplagat compresa, hanno avuto la sua schiena davanti.
Diversamente a quel che si può pensare però il culmine dell'emozione per me è stato l'arrivo di Emma Quaglia con il suo sesto posto. E' stato fantastico vedere le nostre due atlete esultare, ognuna felicissima per il risultato dell'altra.
Io credo che chi non corra, o comunque non faccia sport di fatica, capisca un po' meno quel che si prova.
E poi, ogni tanto, si sente parlare di atletica come sport minore.
Sport minore tua sorella!
Io spero che Valeria sia una ragazza onesta.. Sto leggendo un libro sconvolgente sul doping "Lo sport del Doping" di Donati. Fino a prova contraria, bravissima..!
RispondiEliminaL'ho letto anche io. C'è poco da fare se non fidarsi. Se si mette in discussione qualsiasi impresa tanto vale non mettersi neanche davanti al monitor per seguire lo sport in tv.
EliminaE lo so Giacomo, solo che la storia di Valeria fa pensare.. Fino a 30 anni avrebbe potuto correre un 5000m con noi altri sopra i 17'. Ora a 37 anni corre la maratona ad un ritmo più veloce
EliminaLa sua è una storia più unica che rara: più che da stupirsi dei tempi attuali, c'è da chiedersi come faceva (pre-operazione) a fare maratone in 2h4x' con ematocrito ben sotto i 30 ed emoglobina sotto i 10, fenomeno vero!
EliminaConcordo con Gianmarco. Straneo correva con un problema serio che le causava una forte anemia. Nonostante questo faceva segnare dei tempi veramente eccezionali. Risolto il problema è stato come rimuovere una zavorra da 10 kg dalle spalle, è evidente che i miglioramenti sono notevoli.
EliminaPoi se uno vuole essere sospettoso lo può anche essere, certo è che allora non ci si gode più alcuna impresa sportiva. Da parte di nessuno.
Emozioni come quelle offerte dalla Maratona femminile di ieri sono, purtroppo, cosa rara. A vederla partire in testa, non avrei scommesso un euro di vederla davanti anche alla fine. Bravissima Valeria, bravissima Emma, e bravissimo anche Drugo
RispondiEliminaStegal67
E grazie a Steagal67 per essere arrivato fin qua :)
Eliminabrave entrambe. due ore e trenta davanti alla tv tempo speso davvero bene
RispondiEliminaLo puoi dire forte!
Eliminati sei talmente emozionato che hai compresso l'arte di Ginacarlo COLOMBO?
RispondiEliminaAmmetto di aver dovuto cercare in Google. Sono foto sue ? Più che altro sono le prime che ho trovato...
EliminaEmma soffriva di Sferocitosi Ereditaria fin da piccola e , fino alla cura e risoluzione della malattia , non aveva potuto e saputo dare il meglio ! io credo che questa atleta sia una forza della natura . Ciao Moreno Schwarz Baron
RispondiEliminaValeria, non Emma...
EliminaEsatto, Valeria. E questo integra quanto scritto sopra in risposta ad Andrea.
EliminaValeria , scusate !
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