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lunedì 18 febbraio 2013

L'arte dell'improvvisazione a volte fa il miracolo

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L'arte dell'improvvisazione è una cosa per pochi. E' una pratica piuttosto diffusa in certi ambienti musicali ma, a guardar bene, la si può estendere a quasi tutti gli ambiti della vita. La corsa non fa eccezione.
Dopo la corsa di ieri, andata benissimo, ho capito una cosa. Ad improvvisare non sono quelli bravi, sono quelli preparati e ieri è capitato a me. Sono partito senza un'idea ben chiara di quello che potevo dare. Sapevo di voler migliorare il mio personale precedente in mezza maratona (1h 22' e 59") e pensavo di poter tenere un passo di 3'55/km. Non avevo però provato il passo gara nei giorni antecedenti la corsa e nemmeno avevo fatto degli allenamenti che potessero fungere da "termometro" per il ritmo da sostenere per i 21 km.
Ero però preparato, questo si. Dall'inverno scorso, pur avendo ridotto un po' gli allenamenti, ho sempre mantenuto una certa quantità e qualità di sedute e questo mi ha portato a mantenere il livello di forma costruito nel 2012.
Ecco, questo mi ha permesso di poter improvvisare con successo.

L'improvvisazione è consistita nel partire subito piuttosto forte. I passaggi riportavano ritmi di 3'48/km. E, nonostante una voce interna mi ripetesse le parole "sindrome del bersagliere" (espressione coniata da yogi) le gambe rispondevano "andiamo!".
Nel giro di qualche km mi sono dovuto così confrontare con il dubbio: assecondare le gambe e continuare con quel passo oppure dare ascolto alla testa e rallentare ?
Generalmente avrei dato ascolto alla testa ma ieri no. Ho deciso di improvvisare ed assecondare le gambe.
E' stato un rischio ma alla fine ha pagato. Le gambe, per una volta, la sapevano più lunga della testa. Hanno tenuto fino alla fine, forse perchè punte nell'orgoglio non volevano darla vinta al cervello, e mi hanno consentito di chiudere la gara con un tempo impensabile: 1h 20' e 37".
Più di 2 minuti sotto al precedente personale. Davvero tanta roba.
Il tutto condito da un passaggio da bribidi all'interno dell'Arena di Verona e da una presenza massiccia di Fulminei nella corsa.
Una giornata davvero stupenda e non solo per il risultato.

Riportando il riassunto di TDS è incredibile la regolarità con cui ho corso. E non era affatto facile visto che il percorso presentava numerose curve ed un sacco di passaggi con pendenza. A volte in salita altre volte in discesa.

SplitTimemin/KmDeltamin/KmRealTime
Km 50:19:073,490:19:073,490:18:55
Km 7 - Giro di Boa0:26:433,490:07:363,470:26:31
Km 100:38:103,480:11:273,490:37:58
Km 12.20:46:373,490:08:273,500:46:25
Km 150:57:243,490:10:473,510:57:12
Arrivo1:20:493,490:23:253,501:20:37



 
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